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ANCHE NELLO CHAMPAGNE È PARTITA LA VENDEMMIA. OTTIMA LA QUALITÀ, I PRODUTTORI SPERANO IN ANNATA DA MILLESIMARE, MA INTANTO SI ABBASSANO LE RESE (-30% SUL 2008) PER NON AUMENTARE GLI STOCK E CONTRASTARE LE PRESSIONI AL RIBASSO SUI PREZZI

Anche nello Champagne da qualche giorno si tagliano i grappoli destinati alle prestigiose bollicine francesi. Vendemmia anticipata di una decina di giorni sul 2008, dunque, con la natura che sembra pronta a consolare, i produttori che devono fare il conto con decisi cali nelle vendite: giornate soleggiate, seguite da notti fresche e con poca pioggia, fanno prevedere un’ottima annata 2009 per Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier.
“L’acidità elevata e lo stato sanitario molto buono delle uve lasciano sperare in una vendemmia da millesimale”, ha detto Dominique Moncomble, direttore dei servizi tecnici del Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (Civc).
Ma come detto, anche uno dei vini più famosi e apprezzati del mondo deve fare i conti con un mercato difficile, e quindi con una quantità da tenere sottocontrollo per non trovarsi con le cantine sovraffollate di bottiglie invendute nei prossimi anni. Produttori e commercianti di Champagne, dopo qualche attrito, si sono accordati per ridurre sensibilmente le rese autorizzate, che passano nel 2009 a 97 quintali per ettaro, il 30% in meno sulla vendemmia 2008. Cifra comprende anche una riserva supplementare e bloccata di 17 quintali per ettaro, per una quantità “utilizzabile” finale di 80 quintali.
Una misura che dovrebbe consentire di adeguare gli stock alle vendite ridotte della fine dell’anno scorso e dell’inizio di quest’anno, frenando anche le pressioni al ribasso sui prezzi.
Fonte: Jacquart & Associés Distribution (per Italia Fratelli Rinaldi - Bologna)

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