A PROPOSITO DI VITIGNI AUTOCTONI: LA VALORIZZAZIONE DI UN TERRITORIO ATTRAVERSO LA TUTELA E LA CONOSCENZA STORICA DEL MARZEMINO. A ISERA (TRENTO) UN CONCORSO CHE PREMIA IL MIGLIOR VIGNETO

Navigando nel mare di premi, concorsi e riconoscimenti che hanno in oggetto il vino, si può approdare su un’isola forse neanche sospettata: quella di un concorso volto a valorizzare un vigneto. Il premio è “La Vigna Eccellente”, promosso da Isera (Trento), città pioniera per il rispetto del territorio e per le avanguardie ecologiche, come il polo per l’energia rinnovabile. Il 20 settembre nella piccola cittadina trentina è di scena il concorso che premierà il miglior vigneto di Marzemino (vitigno autoctono italiano, comparso in Italia nel XV secolo nella zona di Brescia, Padova e in Friuli; oggi è particolarmente coltivato anche in Trentino nelle zone di Isera e Volano) e il lavoro del viticoltore proprietario.
Con questo sistema originale, Isera vuole centrare l’attenzione sul “terroir” nella sua accezione più ampia, con la vigna quale parte integrante di un ambiente in cui l’uomo lascia la sua traccia significativa, e non più considerata un elemento a sé stante. Ed il lavoro del viticoltore non è più visto limitatamente alla cantina, bensì ne viene valorizzato il ruolo di ricerca delle migliori soluzioni in vigna: per combattere i parassiti, per produrre uva di qualità, per rendere piacevole alla vista il vigneto. Chi ne guadagna, oltre al vino, è l’intero territorio.
L’attenzione al lavoro in vigna sta crescendo, come attesta la partecipazione a “La Vigna Eccellente” (40 aziende agricole per un totale di 221.030 metri quadrati) di vigneti eccellenti: la giuria che valuterà il miglior vigneto è composta da nomi importanti dei settori protagonisti, fra cui il professor Attilio Scienza, ordinario di Viticoltura nel Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano.
Il 20 settembre, poi, il professor Attilio Scienza presenterà l’esito del viaggio in Grecia Orientale, che rappresenta una tappa del percorso volto ad indagare le origini del rapporto tra mito ed isole del mito del vino Marzemino, isole dalle quali è partito per la sua ultima tappa verso l’Occidente. L’idea di Scienza è quella di documentare, con una troupe cinematografica, un viaggio “scientifico” alla scoperta della storia del Marzemino che porterà alla creazione di una pellicola dedicata a questo vitigno. Dal Caucaso, alla Grecia, passando dalla Turchia e attraverso alcune isole come Cipro, Rodi, Creta, dove è coltivato il Verzami, che condivide una parte del Dna con il Marzemino. Il progetto film/documentario dovrebbe concludersi nel 2012.
Un viaggio alla scoperta dei segni lasciati nei luoghi e delle testimonianze delle popolazioni che hanno coltivato e fatto scambi commerciali con questo vitigno. Segni che, attraverso la loro riscoperta e messa in luce, testimoniano i motivi e le ragioni per cui un vitigno ha potuto lasciare l’oriente e rivolgersi ad occidente. Segni che testimoniano il rapporto tra l’origine orientale del vitigno, gli scambi commerciali attraverso il mare Mediterraneo, alla scoperta di tracce del passaggio dei Veneziani e del loro vino in alcune isole greche, le isole definite “navi di pietra”, scalo fondamentale per il salto verso l’oriente. Il filmato darà testimonianza della raccolta del sapere di viticoltori e produttori dediti alla coltivazione del vitigno, così come si darà spazio alla narrazione di esperti della cucina territoriale isolana e dell’abbinamento al vino locale. Non mancheranno gli apporti degli storici, degli uomini di cultura e degli studiosi vitivinicoli che contribuiranno a incastonare il filmato di racconti inseriti in grandi paesaggi ed ambienti.