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IL MINISTRO ZAIA A WASHINGTON: “HO OTTENUTO IL VIA LIBERA DEFINITIVO ALLE IMPORTAZIONI NEGLI USA DEL BRUNELLO DI MONTALCINO. CHIUSA DEFINITIVAMENTE QUESTA VICENDA ...”. IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO DEL BRUNELLO, CENCIONI: “GRAZIE ZAIA”

“Le garanzie che abbiamo fornito per contrastare le contraffazioni sono state ritenute più che sufficienti per un pieno riconoscimento riguardante le importazioni di vino italiano negli Usa”: così il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, nell’incontro ieri sera, a Washington, con John Manfreda, amministratore dell’Agenzia Federale Alcohol & Tobacco Tax & Trade Bureau (Agenzia federale americana per l’alcol ed il tabacco - Attb).
“Ho ottenuto - ha dichiarato Zaia - il via libera definitivo alle importazioni negli Usa del Brunello di Montalcino: si chiude così definitivamente questa vicenda, assicurando ad uno dei vini ambasciatori del made in Italy e capisaldi dell’intero settore agroalimentare nazionale una presenza sul mercato americano”.
La visita del ministro Zaia negli Usa, che è iniziata ieri e terminerà il 25 ottobre, mira a valorizzare e a promuovere “le tipicità del Made in Italy”, contrastando i pericoli del fenomeno dell’Italian sounding.
Dopo la tappa di Washington, il ministro Zaia proseguirà oggi a New York la sua visita negli Usa: il 22 ottobre il Ministro incontrerà il Segretario Generale Onu Ban Ki-moon per parlare di sicurezza alimentare mondiale. La visita proseguirà con incontri con gli imprenditori italiani impegnati nel settore agroalimentare.
E, da Montalcino, Patrizio Cencioni, presidente del Consorzio del Brunello, ringrazia il Ministro Zaia: “il mercato degli Usa è di vitale importanza per il Brunello di Montalcino. Non possiamo che esprimere la nostra piena soddisfazione per le parole del Ministro Zaia a seguito della sua visita a Washington. Il Ministro ha dimostrato per la nostra terra e per il nostro vino un grande interesse. In questo momento di crisi, è molto importante fare fronte comune sulle esportazioni delle eccellenze del Made in Italy. Ci auguriamo, inoltre, che le parole del Ministro contribuiscano a dare maggiore fiducia anche al mercato italiano”.

Il ritratto - I numeri del Brunello
Il Consorzio del Brunello di Montalcino è nato nel 1967 all’indomani del riconoscimento della Doc, come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre più andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo.
Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione del territorio di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino, Sant’Antimo.
I produttori sono 250 (di cui 200 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3.500, così ripartiti: 2.100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino; 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino; 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino; 600 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc; la restante parte è coltivata a Igt.
Ogni anno, mediamente, sono prodotte 6.500.000 bottiglie di Brunello di Montalcino, 4.000.000 di Rosso di Montalcino, 80.000 di Moscadello di Montalcino e 500.000 di Sant’Antimo.
L’export copre il 60% della produzione e il valore complessivo del giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è di 140 milioni di euro.
Info: Massimo Romano,
romano@spencerandlewis.com

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