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WINE SHOW (TORINO, 24-26 OTTOBRE) - IL PRESIDENTE DI SLOW FOOD ITALIA BURDESE RACCONTA LA NUOVA GUIDA, CHE VEDRÀ LA LUCE NEL 2010, DOPO IL DIVORZIO DAL GAMBERO ROSSO: “NIENTE PUNTEGGI E SPAZIO AI TERRITORI E STORIA DI AZIENDE DA CUI NASCONO I VINI”

Non sarà una guida classica, ma uno strumento che vuole andare oltre, senza l’assegnazione di punteggi, con l’obiettivo di offrire al consumatore una visione più ampia di quella che nasce dalla sola analisi sensoriale, raccontando un vino anche attraverso gli uomini, le culture e i territori da cui questo proviene. E’ quello a cui sta pensando Slow Food per la nuova guida dedicata al vino italiano (che dovrebbe essere di scena ad ottobre 2010 nel Salone del Gusto, con una preview in primavera in qualche evento importante del mondo del vino, ndr), dopo il recente divorzio dal “Gambero Rosso”. A delineare le prime idee sul lavoro che nascerà il prossimo anno è stato il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese, nella presentazione della “Guida al vino quotidiano” 2010, oggi a Torino al Wine Show.
Secondo il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese “non sarà una guida dei vini buoni, giusti e puliti, temi comunque a noi cari, ma una fotografia dell’esistente spiegando anche quei fattori da cui un prodotto nasce e che un’analisi sensoriale non può raccontare, vale a dire gli uomini, la terra, l’agricoltura o il clima che determina il carattere di un’annata”.
La nuova guida della chiocciolina dedicherà poi molto spazio all’aspetto dei territori: “sarà una guida - ha sottolineato Burdese - con un punto di vista privilegiato sulla scala locale che per noi è un aspetto esclusivo. Prima di parlare dei migliori 50 rossi italiani ci interessa parlare dei 30 rossi più buoni di una regione, per permettere al consumatore di conoscere e visitare un territorio attraverso le bottiglie”.

Un’idea questa, secondo Slow Food, per spronare i vignaioli a credere nell’importanza della vendita diretta in cantina: “il futuro delle aziende è questo - ha ammonito Burdese - la vendita diretta in Italia è ancora poco considerata, ma può diventare un importante pezzo di fatturato e anche i consumatori chiedono sempre più questa possibilità”.

L’obiettivo dichiarato oggi è quello di evitare anche i punteggi, tanto amati dalle guide di ogni genere, “ma fornire tutte le informazioni necessarie per permettere al consumatore di filtrare le proprie scelte, libero da giudizi. Per questo - ha concluso il presidente di Slow Food Italia - non sostituiremo i “Tre bicchieri” con “Tre chioccioline”, perché crediamo sia necessario andare oltre”.
La guida - 4.000 vini entro 10 euro. La qualità non cara in guida Slow Food

Vino di ottima qualità a meno di 10 euro a bottiglia. Ad indicare etichette, nomi di aziende e di produttori virtuosi nel rapporto qualità/prezzo à la “Guida al vino quotidiano-I migliori vini d’Italia a meno di 10 euro”, edita da Slow Food.

Nel volume sono indicati 4.000 vini di tutta l’Italia e sono evidenziate con uno speciale riconoscimento, 300 etichette. In testa per numero di vini d’eccellenza a meno di 10 euro, il Piemonte, con 59 vini e la Toscana, con 51. La guida si concentra sulle aziende, raccontandone storia e stile. Quelle presenti sono 1.700 e per ognuna sono segnalati fino a tre vini, indicando per ciascuno annata, composizione, fascia di prezzo e numero di bottiglie prodotte.

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