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VINITALY (VERONA, 8/12 APRILE) - IL PRESIDENTE DI FEDERDOC, RICCARDO RICCI CURBASTRO: “I PRODUTTORI ITALIANI RISPONDONO BENE ALLA CRISI”

“Sono stati e continuano ad essere anni difficili, ma i produttori italiani di vino hanno saputo rispondere bene alle esigenze del mercato. Il 2009 è finito con segnali di ripresa e il 2010, credo, sarà un anno positivo”. E’ ottimista Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc, la confederazione dei consorzi di tutela della denominazione dei vini italiani, alla vigilia del Vinitaly, il salone internazionale del vino, di scena a Verona dall’8 al 12 aprile.
“Sono appena tornato da un viaggio di lavoro all’estero e ho notato un grande interesse nei confronti del vino italiano”. Il mercato italiano del vino, spiega Ricci Curbastro, ormai da tempo ha vissuto una selezione che ha portato i produttori “ad avere una grande elasticità nell’offerta e a proporre vini con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Anche la riforma europea del settore vitivinicolo, che ha introdotto molte novità per i produttori di vini doc e docg, con il passaggio dei compiti di controllo su disciplinari, vigne e cantine dai consorzi di tutela a enti riconosciuti, ha portato a una maggiore efficienza”.
Gli italiani bevono meno e meglio, ormai è un fatto assodato da tempo. Un po’ perché hanno imparato ad apprezzare i vini di qualità, ma un po’ anche per necessità, soprattutto dopo l’introduzione della patente a punti. “I consumi di vino a casa tengono, mentre sono in flessione quelli al ristorante” sottolinea Ricci Curbastro. “Una parte della colpa va attribuita alla patente a punti. E’ successo a tutti di moderarsi al ristorante perché poi si doveva guidare. E’ giusto mettere al primo posto la sicurezza stradale, ci mancherebbe altro. Però, tanto per fare un esempio, in altri Paesi questo problema viene ovviato con la presenza di servizi pubblici molto efficienti o con taxi a prezzi abbordabili. Se il taxi costasse meno - continua - ci sarebbero meno problemi a bere un bicchiere di vino in più anche al ristorante senza correre il rischio di farsi togliere la patente”.
Fonte: ApCom

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