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POCO ALCOL, PREZZO ABBORDABILE, CONSUMO QUOTIDIANO E FACILE BEVA: ECCO LE CARATTERISTICHE PIÙ VOTATE PER IL “VININO”. INDAGINE SANTA MARGHERITA (E DIBATTITO) ON-LINE: LA DEFINIZIONE NON VA, PER MOLTI È NEGATIVA. CONTROPROPOSTA: “VINO DEL SORRISO” ...

Un grande interesse degli enoappassionati per i vini accessibili ed eleganti, che per il loro profilo sensoriale si prestano ad un facile abbinamento con il cibo e quindi ad un consumo anche quotidiano di qualità, ma anche tanti consumatori che percepiscono il termini “vinino” come sminuente. Ecco il sentiment emerso dall’indagine on-line su 500 appassionati, presentata da Santa Margherita (www.santamargherita.com) a Vinitaly, nel dibattito degustazione “Bere con il sorriso, ovvero elogio della piacevolezza del vino”, con Angelo Peretti, giornalista e blogger, autori dell’ “Elogio del vinino, ovvero Manifesto per la piacevolezza del vino da bere”.
Dalla ricerca emerge che il prezzo “psicologico” per il vino da consumare in famiglia, per 29,2% degli intervistati arriva fino a 3 euro a bottiglia , per il 48,1% va dai 3 ai 5, e per il 24,7% dai 5 ai 7 euro e oltre. Il 47% conosce più di 8 marche o produttori di vino, il 39% da 4 a 8, e solo il 13% meno di 4. Ma se i “vinini”, nell’intenzione di chi ha coniato la definizione, non sono vini minori, ma semplicemente da contrapporre ai “vinoni” in stile Usa, più impegnativi, dunque, per il 16,3% del campione il termine fa pensare a vini d bassa qualità, oppure più economici (11,8%), e poi giù a scendere tra tante definizioni, dalle bottiglie di piccolo formato, a vini più leggeri e meno alcolici, a etichette quotidiane o da tavola. Ma quali potrebbero essere, secondo i consumatori, le caratteristiche del “vinino”? Le quattro più gettonate sono: bassa gradazione alcolica, prezzo abbordabile, vini da consumo quotidiano e di facile bevibilità. In generale, però, il 43% sostiene che “vinino” implichi un giudizio negativo sul prodotto, contro il 30,9% per cui la definizione è positiva, e un 25% di indecisi.
E queste sono solo alcune delle indicazione e dagli spunti emersi dall’appuntamento veronese, che hanno spinto Santa Margherita, cantina italiana tra le più attive sul web, a continuare il dibatto su Twitter e Facebook, e a lanciare la sua proposta per definire questi vini, non minori, ma da bere con più facilità: i “vini del sorriso”. Il dibattito continua on line.

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