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OGGI È VENUTO A MANCARE ANTONIO CARPENÈ, IL “SIGNORE DEL PROSECCO”. IL CORDOGLIO DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GIANCARLO GALAN

Oggi, 24 aprile, è venuto a mancare Antonio Carpenè, il “signore del Prosecco”, nato a Conegliano nel 1913, capostipite della dinastia attualmente al timone della storica casa spumantistica di Conegliano. Antonio Carpenè è stato una figura determinante non solo per la crescita sul mercato dell’azienda di famiglia, a lui si deve la ricostruzione dell’azienda, dopo la seconda guerra mondiale, ma anche per l’immagine dell’intero territorio, fu tra gli 11 fondatori, nel 1962, del Consorzio del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene. Laurea ad honorem in Viticultura Enologia e Mercati Vitivinicoli dall’Università di Padova, Carpenè è stato ricercatore innovativo e imprenditore illuminato, personalità di spicco dell’enologia italiana e internazionale. Negli anni ha ricoperto incarichi a livello nazionale e internazionale: dalla Scuola Enologica di Conegliano all’Unione Internationale des Oenologues di Parigi.

“Se il Prosecco ha raggiunto i ragguardevoli traguardi di affermazione sia sui mercati nazionali sia su quelli internazionali un merito importante - spiega una nota della famiglia Carpenè - va riconosciuto ad Antonio Carpené, da sempre animato da una passione particolare per la vitivinicoltura e l’enologia, trasmessagli dal padre e dal nonno, primo fondatore dell’azienda.

“La scomparsa di Antonio Carpenè è un lutto - commenta, in una nota stampa, il Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan - non solo per la sua famiglia e per la gente veneta, ma anche per tutto il mondo vitivinicolo italiano. Il mondo dell’agricoltura ha perso uno dei suoi profeti più coraggiosi. Fu il primo ad intuire le straordinarie prospettive commerciali ed economiche, anche internazionali, del Prosecco e a coltivare la qualità e la selezione del prodotto. Abbiamo perso uno dei signori del vino italiano. Alla sua famiglia va tutta la mia vicinanza e il mio cordoglio”.

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