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COME STA SUL MERCATO LA NOSTRA ENOLOGIA? ECCO “LO STATO DEL VINO”, DI SCENA DOMANI A ROMA BY GAMBERO ROSSO

Come sta il vino italiano? In tempi in cui, in generale, essere ottimisti è quasi un’impresa, per il nettare di Bacco del Belpaese, qualche spiraglio di luce arriva da più parti. Il calo progressivo dell’euro sul dollaro, sceso dai massimi di circa 1,50 del 2009 all’1,29 di questi giorni, ha fatto sì che l’export di bottiglie italiane in Usa abbia segnato, a inizio 2010, una crescita del 6% in valore (fonte: Italian Wine & Food Istitute). Segnali confortanti anche dalla Germania, dove, ha spiegato a WineNews uno dei più importanti importatori delle nostre etichette, Francesco Sorrentino, se i vini di lusso hanno sofferto, e sono ormai per una ristrettissima élite, per i vini di fascia media il mercato non solo ha retto, ma è addirittura in crescita. E anche in Canada è un buon momento, con l’Italia che ha superato in volume la Francia, con 59 milioni di litri esportati nel 2009 (+8% sul 2008), un valore che supera i 205 milioni di euro (+2%), e la seconda quota di mercato, pari al 19% (dati dell’Ufficio di Statistica Canadese). E sul mercato interno? Le cose non vanno malissimo: prosegue il trend del 2009, che, secondo la ricerca Iri Infoscan, ha segnato una ripresa sul 2008, soprattutto nella grande distribuzione, dove le vendite di vino a denominazione d’origine (Doc, Docg, Igt) sono cresciute del +3,5% per le bottiglie sotto i 5 euro, e addirittura del +8,5% per quelle sopra i 5 euro. E, nel 2009, è cresciuto anche il bilancio delle enoteche italiane, che ha superato i 94 milioni di euro, con un +4% sul 2008. A dirlo è Vinarius, che riunisce più di 150 fra bottiglierie e punti vendita di vino tutta Italiano e all’estero. Dati e tendenze che raccontano una situazione non facile, ma neanche così nera come sembrava. Per tastare il polso alla nostra enologia c’è “Lo Stato del vino”, convegno del “Gambero Rosso” di scena domani, alla Città del Gusto di Roma, con il direttore Daniele Cernilli, i produttori Piero Antinori, a capo della storica griffe fiorentina, Oscar Farinetti, amministratore delegato della Mirafiore & Fontanafredda, Gianni Zonin, presidente della casa vinicola Zonin, Emilio Pedron, presidente della Bertani e consigliere del Gruppo Italiano Vini (Giv), Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc e della Efow (European Federation of Origin Wines) e l’enologo Riccardo Cotarella, a capo della Falesco e wine-consultant di rinomanza internazionale. Gli argomenti trattati andranno dall’analisi dell’immagine del vino italiano nel mondo alle possibilità di sviluppo della “green economy” nel settore, passando per gli scenari della distribuzione moderna e una panoramica sui principali mercati stranieri, per poi tracciare un ipotetico identikit del vino futuro e una disamina della nuova Ocm vino; i lavori saranno introdotti da Paolo Cuccia, presidente del Gambero Rosso, e da Daniele Cernilli, direttore delle testate giornalistiche della famosa casa editrice del wine & food.

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