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IL VITIGNO DI ANTICA COLTIVAZIONE ORTRUGO, ALLEVATO NEI COLLI PIACENTINI, NON È IMPARENTATO CON NESSUN ALTRA CULTIVAR. A DIRLO UNO STUDIO SUL SUO DNA DELL’UNIVERSITA’ CATTOLICA DI PIACENZA

La biologia molecolare ha consentito di “rivelare” il Dna della vite. Una scoperta importante, come è noto, capace di avviare tutta una serie di nuovi studi. Da uno di questi, recentemente avviato dall’Università Cattolica di Piacenza, viene fuori che il vitigno Ortrugo (coltivato nei colli piacentini) non ha parentele con altri vitigni. Il che significa che è unico nel suo genere, confermando di essere un prodotto strettamente legato al territorio e di rappresentare un esempio senza se e senza ma di tipicità. Se ne parlerà il 12 maggio, nel convegno “Ortrugo: ti racconto una storia”, a Piacenza, nell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Info: Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza, tel. 338/3526536, sabrina.cliti@unicatt.it

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