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SLOW FOOD RIUNISCE I SUOI “STATI GENERALI”: NEL CONGRESSO NAZIONALE, IN TERRA VENETA, AD ABANO TERME (14-16 MAGGIO), CI SARANNO, INSIEME A CARLO PETRINI, ANCHE IL MINISTRO GALAN, IL “GOVERNATORE” ZAIA, REALACCI, ALEMANNO, MARINI … IL DOCUMENTO

Slow Food convoca i suoi “stati generali”, a cui parteciperanno le più importanti cariche dell’organizzazione, Carlo Petrini in testa, insieme ad un parterre di ospiti illustri, dal Ministro dell’Agricoltura Giancarlo Galan al Governatore del Veneto Luca Zaia, dal presidente di Symbola e responsabile Pd della “green economy” Ermete Realacci al sindaco di Roma Gianni Alemanno, dal Presidente di Coldiretti Sergio Marini a molti altri: il congresso nazionale, di scena ad Abano Terme dal 14 al 16 maggio, il n. 7 della storia dell’associazione, riunisce 622 delegati che stabiliranno le linee guida di Slow Food Italia per i successivi quattro anni.
Gli argomenti forti sono svariati: il diritto al piacere; sostenere e attivare pratiche di scala locale; coltivare la biodiversità; il diritto alla sovranità alimentare per tutti i popoli; la lotta agli sprechi; la difesa del paesaggio, del suolo e del territorio; la valorizzazione della memoria locale; identità e tradizioni; le comunità del cibo; i beni comuni.
Il congresso, che si tiene ogni quattro anni, rappresenta il momento più alto della vita associativa di Slow Food Italia, ed è anche l’occasione in cui sono eletti il presidente e gli organi dirigenti. Ma questo appuntamento non dovrebbe riservare sorprese dal punto di vista dei vertici.
Il congresso di Abano Terme è stato preceduto da un intenso lavoro della base associativa. Nel marzo 2009 a Fiumicino l’assemblea nazionale delle Condotte che ha visto riunirsi 520 delegati in rappresentanza dei quasi 40.000 soci, provenienti da tutte le province d’Italia. Al centro del dibattito: il rinnovato impegno dell’associazione, a partire proprio dalle Condotte, per una forte presenza a livello locale, con progetti e proposte dedicati in primo luogo alle comunità del cibo e ai consumatori. Successivamente ciascuna delle 300 “Condotte” (espressioni territoriali dell’associazione) ha prodotto un’analisi del lavoro svolto e delle esigenze del territorio evidenziando i possibili interventi e come questi si possono integrare in un contesto più ampio che è l’attività a livello nazionale dell’associazione. Dall’inizio del 2010 si sono svolti 16 congressi regionali, in cui si sono rinnovati gli organi dirigenti territoriali dell’associazione. Grazie a queste assemblee si è delineata l’80% della dirigenza.

Focus - Slow Food Italia in numeri
40.000 soci (dato riferito al numero di persone complessivamente associate nel 2009)
300 Condotte
4000 volontari impegnati nelle varie attività associative a livello nazionale e territoriale
296 Orti in Condotta, gli orti scolastici Slow Food (dato aggiornato a maggio 2010)
177 Presìdi (piccole produzioni di qualità tutelate da Slow Food, realizzate secondo pratiche tradizionali) che coinvolgono oltre 1.300 produttori: contadini, pescatori, norcini, pastori, casari, fornai, pasticceri ...
7 Mercati della Terra, una rete di mercati, di produttori e contadini che propongono prodotti coerenti con la filosofia Slow Food, vale a dire cibi e vini buoni per il palato, puliti per l’ambiente e giusti per la società
1100 Master of Food, programmi di studio nell’agroalimentare rivolto ai soci di Slow Food, nel quadriennio 2006-2009
I soci sono aumentati del 4%, un dato non straordinario, ma molto positivo se si considera la crisi ecomonico-finanziaria degli ultimi anni
Gli under 26 sono passati dal 5% al 15% del totale dei soci, quindi i giovani in Slow Food sono triplicati
Le donne sono passate dal 31% al 36%, con un trend in costante crescita.

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