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L’ESTATE DEL VINO È “SENZA FRONTIERE”: ALLA CITTÀ DEL GUSTO DI ROMA È DI SCENA “L’PÉRITIF À LA FRANÇAISE 2010”: ALLA SCOPERTA DEI GRANDI VINI E DEI SAPORI DI FRANCIA. E A COURMAYER I PROTAGONISTI SONO I VINI DI MONTAGNA DI TUTTA EUROPA

L’estate del vino italiano è “senza frontiere”. Un aperitivo diverso, dal 13 lulgio al 31 agosto, alla Città del Gusto di Roma. Un “Apéritif à la française”, anzi. Perché questo è il nome dell’appuntamento internazionale che il primo giovedì del mese di giugno coinvolge contemporaneamente 20 Paesi nel mondo per un totale di 31 città partecipanti, organizzato nella capitale italiana da Sopexa, gruppo transalpino di marketing agroalimentare, in partenariato con Gambero Rosso, il marchio italiano per eccellenza dell'enogastronomia di qualità. Si tratta di un’occasione d’incontro tra Italia e Francia, per dare risalto a tutti i prodotti partner dell’iniziativa.

I visitatori avranno modo di scoprire alcune prelibatezze della gastronomia francese: dalle confetture ai prodotti bio, dalle composte ai pâté, fino alle prelibatezze corse e ai celeberrimi formaggi francesi. Immancabili un’offerta enologica delle grandi maison di Francia: Champagne di Chassenay d’Arche Cuvée Prémière, Champagne di Chassenay d’Arche Brut Rosé, Angelot de Seguin, Blanquette de Limoux, PicPoul de Pinet e molti altri. Mercoledì 14 luglio, alla Terrazza della Città del gusto, il pubblico, la stampa e i professionisti avranno modo di deliziare il palato con succulente preparazioni italo-francesi immersi in un’atmosfera che li porterà per qualche ora tra i profumi più caratteristici d’oltralpe. Inoltre, gli amanti del genere potranno continuare a consultare la pagina “Fan” sul social network Facebook, che, per tutto il periodo dell’iniziativa, metterà on-line spunti e proposte per far scoprire a tutti i consumatori i segreti di un aperitivo perfetto.
E salendo di quota, sono 450 gli iscritti al “Concorso internazionale vini di montagna” n. 18, organizzato dal Centro di ricerche, studi e valorizzazione per viticoltura montana (Cervim), di scena fino al 3 luglio a Courmayeur (Aosta). A “sfidarsi”, etichette italiane, francesi, spagnole, portoghesi, tedesche, greche e svizzere prodotte ad altitudini superiori ai 500 metri o su pendenze di più del 30% - ma anche provenienti da piccole isole - selezionate da commissioni composte da tecnici, enologi e giornalisti esperti del settore. “Le viti coltivate in montagna sono un esempio di biodiversità e da esse nascono vini originali e di qualità organolettica superiore”, ha affermato il presidente del Cervim, Francois Stevenin.

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