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VENDEMMIA DI FRANCIA: NEL 2010 VOLUMI SUPERIORI DELL’1% ALLA PRODUZIONE 2009. BENE CHAMPAGNE E BORGONA, PIÙ INCERTA LA SITUAZIONE NEL BORDOLESE. LE PREVISIONI DEL MINISTERO DELL’AGRICOLTURA FRANCESE

La vendemmia 2010 in Francia potrebbe attestarsi intorno ai 47,3 milioni di ettolitri, leggermente inferiore alla media degli ultimi cinque anni (- 1%) ma leggermente superiore a quella del 2009 (1%). Ecco le prime stime di inizio luglio, elaborate dal Ssp (Servizio Statistica e Previsioni del Ministero dell’Agricoltura francese).
La produzione di tutte le tipologie di vini con indicazione geografica (Dop e Igp) e di quelli senza indicazione geografica, dovrebbe aumentare sul 2009. La produzione dei vini a denominazione sarebbe superiore a quello dello scorso anno dell’1%. I vini destinati alle acqueviti (compresi Cognac e Armagnac) con una previsione di aumento dell’8% sul 2009, ritornerebbero a livelli di produzione sulla media. I vini ad Igp sarebbero in aumento del 4% sul 2009.

Focus - Le previsioni vendemmiali nelle regioni enoiche più importanti di Francia

Nella Champagne, la produzione si preannuncia promettente sia in termini di quantità che qualità. La presenza di muffa o oidio è decisamente assente.

In Borgogna e Beaujolais, il gelo invernale potrebbe aver provocato qualche danno, ma è ancora presto per valutarne il suo impatto. I vigneti sono sani.

Nella Yonne, il potenziale di produzione risulterebbe buono.

Nel Rodano, la fioritura parzialmente disturbata dalle condizioni metereologi che ha portato ad una tendenziale eterogeneità dei grappoli.

Nella Savoia e nella Giura, i vigneti sono complessivamente sani, ma si registra un tendenziale ritardo delle fasi fenologiche.

Nella Valle della Loira, considerato il noto ritardo vegetativo dei vigneti di Maine-et-Loire e Loire-Atlantique, nelle altre zone si è registrata una fioritura normale e la situazione sanitaria complessiva dei vigneti è buona.

Nel Charentes, la produzione di grappoli supera quella degli anni precedenti, ma con un piccolo ritardo. La grandine caduta in una zona limitata, non dovrebbe influenzare il potenziale di produzione che sembra buono. La condizione sanitaria dei vigneti è, per il momento, buona.

In Languedoc-Roussillon, i grappoli sono più numerosi e migliori del 2009 e la produzione potrebbe essere superiore, a seconda dei dipartimenti, del 5-7% sullo scorso anno. Tuttavia, sono segnalate perdite di quasi il 30% della produzione, a seguito del recente uragano, nella Côte Vermeille des Pyrénées-Orientales. La situazione sanitaria è sotto controllo, nonostante un forte attacco di peronospora nel Gard e nell’Hérault. Negli altri vigneti del sud-est, invece, soprattutto nel Var, è segnalato un forte ritardo vegetativo e un ritardo vegetativo che oscilla fra gli 8 e i 15 giorni a seconda dei dipartimenti. Attacchi di peronospora e/o botrite sono intensi nel Var e nella Vaucluse. Il potenziale produttivo sarebbe migliore di quello del 2009.

Il potenziale produttivo della vendemmia 2010 è previsto in aumento in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’Alsazia, delle regioni del Sud-Ovest e della Corsica. In Alsazia, il gelo invernale ha danneggiato le gemme e le temperature molto basse durante la fioritura hanno ridotto drasticamente il potenziale produttivo. Nelle regioni del Sud-Ovest tra cui il bordolese, condizioni meteorologiche favorevoli in aprile dovrebbero garantire grappoli di buona qualità anche se non abbondanti. Le tempeste e le piogge hanno avuto un impatto limitato in Dordogne, Lot, Tarn-et-Garonne, ma più consistente nel Gers (+5%). Le condizioni sanitarie dei vigneti, nonostante la minaccia della botrite e delle muffe, è sostanzialmente sotto controllo. Le stime dei raccolti sono, per il momento, con il segno più per i vini a denominazione della Tarn e della Gironde, ma questo potenziale potrebbe diminuire a causa delle forti piogge, decisamente più marcati nel Lot, Tarn-et-Garonne e nella Gers. In Corsica, il potenziale produttivo dovrebbe essere ridotto, a causa del ritardo vegetativo e di violenti attacchi di peronospora e oidio.

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