IL MERCATO USA E LE SUE DINAMICHE: IL VINO È LA BEVANDA PIÙ IN CRESCITA NEGLI USA, I CONSUMATORI OCCASIONALI SONO IN MAGGIORANZA DONNE E I GIOVANI PREFERISCONO I VINI ESTERI E STANNO COSTRUENDO UNA VERA E PROPRIA CATEGORIA DI APPASSIONATI

E l’America continua a restare un mercato di punta, evidenziando una robusta dinamicità anche in tempo di crisi, smentendo il sospetto di avviarsi ormai a diventare un mercato maturo, o peggio saturo, per il vino. Nel Paese del whisky, il vino è la bevanda che ha registrato il trend di consumo più elevato, tra 2000 e 2009, con il 32% (seguono altre bevande con il 28%, distillati 27% e birra 5%); tra i consumatori occasionali le donne sono in maggioranza (66%); i consumatori giovani, i cosiddetti “millenial”, cioè quelli che sono diventati maggiorenni dopo il 2000, stanno progressivamente mettendo i vini d’importazione in cima alle loro preferenze (40%). Ecco i dati salienti della ricerca della Camera di Commercio spagnola a New York, che traccia il profilo idealtipico del consumatore di vino americano.

Ma dall’analisi dell’ente spagnolo, che aggrega dati da diversi istituti di ricerca, in qualche caso già abbastanza noti, emerge anche che il mercato americano nel 2008 è stato di 27,2 milioni di ettolitri consumati, con un rapporto di 79% in consumo domestico e 21% in consumo fuori casa. I consumatori abituali, tra 2000 e 2008, sono passati dal 10% della popolazione al 16% (cioè circa 35 milioni di persone), mentre quelli occasionali sono rimasti all’incirca stabili intorno al 15% (31 milioni). Il mercato americano continua a preferire i vini rossi e i giovani si segnalano in abbandono dalla categoria di bevitori occasionali verso quella di bevitori abituali, segnando l’inizio della formazione di una vera e propria nuova schiera di appassionati.