IL “PROSECCO DI PROSECCO” DOCG? PER L’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA È “UN OBIETTIVO POLITICO”. L’IDEA È DI UNA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA NELLA FRAZIONE DI TRIESTE CHE PORTA IL NOME DEL CELEBRE VITIGNO

In arrivo la Docg “Prosecco di Prosecco”? Per l’assessore all’agricoltura del Friuli Venezia Giulia Claudio Violino è “un obiettivo politico”, che rientra nel progetto di valorizzazione del Prosecco sul Carso, presentato a Trieste insieme all’assessore alle Autonomie Locali Federica Seganti, e al presidente del Gal Carso, Franc Fabec. Dopo la creazione delle Doc interregionale Prosecco - che comprende cinque province del Veneto (con esclusione di Rovigo e Verona) e l’intero Friuli Venezia Giulia - Violino ha lanciato l’obiettivo per la frazione di Prosecco (Trieste), dove “la coltivazione della vite, necessariamente ridotta nei numeri, dovrà puntare sulla qualità. A definire le linee di sviluppo e le modalità di superamento dei vincoli dell’Unione Europea Zps (Zona di protezione speciale ) e Sic (Sito di interesse comunitario) sul Carso “sarà un Masterplan - ha detto Seganti - la cui realizzazione richiederà circa sei mesi e che compirà una ricognizione del territorio”. Anche questo, con ogni probabilità, sarà uno dei temi del “Forum degli Spumanti d’Italia” (www.forumspumantiditalia.it), che sarà presentato domani nel Casinò di Venezia, dove sarà di scena la vetrina delle bollicine italiana dal 15 al 17 ottobre. Il Forum si trasferisce da Valdobbiadene alla città lagunare, per dare ulteriore prestigio e una vetrina di richiamo mondiale al sistema spumantistico italiano, nel cui scenario il Veneto è il territorio di maggiore produzione grazie al “fenomeno” Prosecco.