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DAL MONDO: FRANCIA, BUONE NOTIZIE DALLA VENDEMMIA 2010, L’ANDAMENTO CLIMATICO FA SPERARE IN UN GRANDE BORDEAUX, MENTRE LE ESPORTAZIONI DELLO CHAMPAGNE RIPRENDONO A CORRERE E IN BORGOGNA DIMINUISCE LA QUANTITÀ MA NON LA QUALITÀ

In Francia la vendemmia procede regolarmente dappertutto, anche se con ritardi di una settimana in Champagne e nel Bordeaux, dove ha subito ritardi di circa una settimana dovuti al deficit idrico ed a un inverno particolarmente rigido, che ha portato con sé un leggero ritardo al momento della fioritura e una maturazione lenta che ha subito una decisiva accelerazione grazie ad un’estate, al contrario, caratterizzata da un perfetto equilibrio di giornate soleggiate e notti fresche, oltre alle piogge dei giorni precedenti l’inizio della vendemmia che hanno “ricaricato” il terreno d’acqua.

Condizioni che, per quanto riguarda il Bordeaux, lasciano presagire un “buon millesimo” come stima il CIVB (Conseil interprofessionnel des vins de Bordeaux), con le uve bianche (già vendemmiate) che presentano un buon potenziale aromatico. Dello stesso avviso Kris Van Leeuwen, noto professore di viticoltura alla scuola nazionale di ingegnerie dei lavori agricoli di Bordeaux, che sottolinea come quest’annata 2010 sarà “una delle 5 annate più secche degli ultimi 50 anni, e non ci sono delle grandi annate che siano dei grandi millesimi.

Simile l’andamento delle uve nello Champagne, anche qui maturazione in ritardo di qualche giorno sulla media degli ultimi anni, con un mese di luglio bello e caldo, un agosto particolarmente instabile, con le piogge degli ultimi giorni del mese cha hanno annaffiato i vigneti particolarmente bisognosi. La resa, per “vignerons” e “maisons” si è attestata su una media di 10.500 kg/ha, con una resa massima autorizzata di 12.000 kg/ha, anche per tenere conto della ripresa delle esportazioni, che hanno registrato un aumento del 16% i primi 7 mesi dell’anno.

Infine, in Borgogna il 2010 si annuncia come un’annata “fresca e aromatica”, secondo Jean-Philippe Gervais, direttore del polo tecnico e qualità del BIVB (Bureau interprofessionnel des vins de Bourgogne), che definisce l’annata “caratterizzata da un profilo più classico rispetto al 2009”, mentre Séverin Barioz, direttore della CAVB (Confédération des appellations et vignerons de Bourgogne) sottolinea come la vendemmia sia andata avanti tra “una grande diversità nella maturazione dei grappoli in funzione del luogo in cui si trovano anche nello stesso vigneto”. Il volume della raccolta, dice il BIVB, è inferiore alla media degli ultimi dieci anni, e si attesta intorno all’1,5 milioni di ettolitri.

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