02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

LE “COOPERATIVE DEL VINO” D’ITALIA LEADER DEL COMPARTO: NEL 2010 RAPPRESENTANO IL 53% DEL BUSINESS. LEADERSHIP SOLIDA ANCHE FUORI DAL BELPAESE, CON 6 CANTINE ITALIANE FRA LE PRIME 10 COOPERATIVE EUROPEE

Più della metà del fatturato e della forza lavoro dell’industria vitivinicola nazionale viene dalle cooperative: 3,2 miliardi il giro d’affari complessivo (54% del totale), quasi 6.000 gli addetti (53%). E, se più di un terzo delle imprese italiane che producono vino, sono cooperative, anche per il 2010 le prime 5 maggiori imprese italiane per fatturato (Gruppo Italiano Vini, Caviro, Mezzacorona, Cantine Riunite & Civ, Cavit) hanno tutte forma cooperativa. Una posizione di leadership che si conferma anche fuori dai confini nazionali, dove troviamo ben 6 aziende italiane nella classifica delle prime 10 cooperative europee.
I risultati arrivano da uno studio, realizzato da Nomisma per Fedagri, e dimostrano che le cooperative più grandi sono quelle che riescono a remunerare meglio sia i soci conferitori che la cooperativa stessa, tramite investimenti aziendali. Le dimensioni aziendali più strutturate generano inoltre una serie di vantaggi in termini di efficienza e di redditività: la riduzione dei costi di produzione - grazie alla diminuzione dell’incidenza dei costi fissi e all’ottimizzazione di trasporto e logistica - e l’acquisizione di maggior potere contrattuale nei confronti degli interlocutori commerciali, sia italiani che esteri. Anche la propensione all’export delle cantine cooperative è infatti strettamente correlata alle dimensioni di impresa: la quota di fatturato derivante dalle vendite all’estero è di oltre il 53% per le cooperative che hanno fatturati superiori a 40 milioni di euro. Le grandi dimensioni aiutano infine anche nel rapporto con il mondo del credito: sempre secondo i dati Nomisma, il costo dell’accesso al credito per le cooperative di piccole dimensioni ha un impatto sul fatturato pari al 4,6%, dato che scende invece al 2% per le cooperative più grandi.
“Sono dati lusinghieri che confermano il peso della cooperazione vitivinicola italiana - commenta Maurizio Gardini, presidente di Fedagri, nella sua comunicazione all’assemblea delle “cooperative del vino” di scena, a Brindisi, in Puglia - e che attestano che le migliori performance in termini di fatturato provengano dalle imprese con maggiori dimensioni aziendali”.
Solo negli ultimi 2 anni le cooperative di Fedagri hanno concluso importanti processi aggregativi: in Veneto, la Cantina di Soave ha incorporato la Cantina di Montecchìa di Crosara, vedendo così accrescere il suo potere di mercato sia per la Doc Soave (34%) che per la Doc Valpolicella (47%). Con la costituzione del Consorzio veneto Collis Wine Group, nato dalla fusione tra la Cantina di Colognola ai Colli e la Cantina dei Colli Berici, le due cooperative hanno potuto completare la loro gamma di vini prodotti, dall’Amarone al Prosecco; aggregazioni anche in Emilia-Romagna, con la fusione tra la Cantina Formigine e la Cantina Pedemontana di Braida (dal quale è nata una realtà cooperativa che controlla e valorizza oltre il 70% del Lambrusco Grasparossa) e in Lombardia, con la fusione tra la cantina di Casteggio e la Cantina di Broni, che ha dato vita alla Cantina cooperativa Terre d’Oltrepò; fusioni cooperative per massimizzare le economie di scala anche in Puglia, dove la Cantine Due Palme ha recentemente incorporato la Cantina Angelini di San Pietro Vernotico e la Cantina Riforma Fondiaria di Cellino San Marco.
“Aiutare le nostre cooperative ad essere più competitive sul mercato interno e su quelli internazionali è il nostro principale obiettivo - ha sottolineato il presidente Fedagri - ed è per questo che incoraggiamo da sempre le imprese a procedere sulla strada delle fusioni e delle aggregazioni”.

Focus - Le 10 cooperative vitivinicole più importanti in Europa in termini di fatturato
1) Gruppo Italiano Vini - 302 milioni di euro
2) Caviro - 249 milioni di euro
3) Centre Vinicole Champagne Nicolas Feuillatte - 193 milioni di euro
4) Mezzacorona - 146 milioni di euro
5) Cantine Riunite & Civ - 135 milioni di euro
6) Cavit - 129 milioni di euro
7) Blasons de Bourgogne - 113 milioni di euro
8) Württembergische Weingartner - 79 milioni di euro
9) Cantina del Soave - 76 milioni di euro
10) Badischer Winzerkeller - 50 milioni di euro
Fonte: elaborazione Fedagri-Confcooperative su dati Rapporto Mediobanca e dati Copa-Cogeca, 2010

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli