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RICERCA “XMAS SURVEY 2010” (DELOITTE) - NATALE 2010: 8 ITALIANI SU 10 NON TAGLIANO SPESE A TAVOLA. EMERGE DA UN’ANALISI COLDIRETTI, DOVE LE PREVISIONI DEL WINE & FOOD PER LE FESTE SONO INCORAGGIANTI. E C’E’ ANCHE UN 17% CHE PREVEDE DI SPENDERE DI PIÙ

Italia
Wine & food bene per le feste 2010

Otto italiani su dieci (79%) non taglieranno le spese a tavola e spenderanno per il cibo e le bevande di Natale come o più del 2009, per un importo aggiuntivo di 140 euro a famiglia. Emerge da un’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che le previsioni per gli alimentari destinati a cenoni e pranzi del Natale sono incoraggianti con quasi due italiani su tre (62%) che spenderanno la stessa cifra 2009, ma anche un 17% che prevede di spendere di più mentre un 21% conterrà gli acquisti, sulla base dell’indagine “Xmas Survey 2010” di Deloitte. La spinta verso spese utili - sottolinea la Coldiretti - premia l’enogastronomia anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio.

Per le specialità alimentari, accanto ai tradizionali luoghi di acquisto, un successo - continua la Coldiretti - viene registrato per i mercatini che nelle festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura. Gli italiani - stima la Coldiretti - acquisteranno per Natale prodotti alimentari tipici per un valore di più di 2 miliardi di euro per effetto della tendenza verso i prodotti alimentari di qualità da regalare a se stessi o agli altri. Il consiglio della Coldiretti è quello di preferire i prodotti venduti direttamente dagli imprenditori agricoli in azienda o nei mercati poiché garantiscono genuinità, convenienza e una maggiore originalità rispetto alle offerte natalizie standardizzate dei punti vendita tradizionali, dove secondo Confcommercio si concentreranno gli acquisti. In molti casi è possibile prepararsi o farsi preparare i tipici cesti natalizi con prodotti inimitabili caratteristici del territorio.

Acquistare prodotti tipici del territorio nei mercatini non è solo buono e conveniente, ma aiuta anche l’ambiente perché si tratta di cibi che non devono percorrere grandi distanze prima di essere consumati e quindi evitano l’inquinamento determinato dai lunghi trasporti. Una spesa a “chilometri zero” che consente di evitare l’emissione di gas ad effetto serra che favoriscono i cambiamenti climatici. Un comportamento ambientalmente corretto che coinvolge un numero crescente di cittadini che vogliono adottare uno stile di vita sostenibile.

Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell’Unione superando 1 milione di ettari.

L’agroalimentare Made in Italy - conclude la Coldiretti - può contare su 214 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea senza contare le 4.511 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 501 i vini a Denominazione di Origine Controllata (Doc), Controllata e Garantita (Docg) e a Indicazione Geografica Tipica (330 vini Doc, 52 Docg e 119 Igt).

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