02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

PER L’ITALIAN WINE & FOOD INSTITUTE NON C’È DUBBIO, GLI USA BEVONO SEMPRE PIÙ ALL’ITALIANA: I VINI MADE IN ITALY HANNO REGISTRATO UNA FORTE CRESCITA NEL 2010 (+7%), E SONO I PIÙ IMPORTATI NEGLI STATES. OTTIMA LA PERFORMANCE DEGLI SPUMANTI

Qual’è il primo Paese esportatore di vino verso gli Usa? L’Italia, of course, con i 1.635.990 ettolitri spediti negli States nei primi 9 mesi del 2010, per un valore di 775 milioni di dollari, in aumento del 7,6% sul 2009 (+6,4% in valore). La parte del leone l’hanno fatta gli spumanti, sempre più apprezzati dai consumatori a stelle e strisce: le importazioni di spumanti italiani, nel 2010, sono ammontate a 129.620 ettolitri, per un valore di 77,9 milioni di dollari, con un aumento del 22% in quantità e del 17,3% in valore. In netta crescita anche i vini di fascia medio-bassa: qui torniamo a battere la concorrenza australiana e cilena, per una tendenza, tra i consumatori americani, che veste sempre più tricolore. I vini più richiesti sono gli Chardonnay, i Cabernet Sauvignon, i Merlot, Pinot nero e Pinot grigio, ma anche Chianti e Sangiovese in genere stanno riscontrando sempre più successo. Chi dice tutto questo? Qualcuno ben informato sui fatti: l’Italian Wine & Food Institute, guidato dal “chairman” Lucio Caputo.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli