LA TECNOLOGIA MADE IN ITALY APPLICATA AL VINO MIGLIORA LE SUE PERFORMANCE, E NEL TERZO TRIMESTRE 2010 FA SEGNARE +20% DI EXPORT: A SCATTARE LA FOTOGRAFIA DEL SETTORE, L’OSSERVATORIO SIMEI-SALONE INTERNAZIONALE MACCHINE PER ENOLOGIA E IMBOTTIGLIAMENTO

Buone notizie sul fronte degli scambi commerciali per quanto riguarda il comparto macchine per imbottigliamento ed enologia firmato made in Italy: è pari a quasi 1,2 miliardi di euro il valore totale dell’export del terzo trimestre 2010, che con una buona approssimazione consente di fare qualche previsione sulla chiusura d’anno. Sullo stesso periodo 2009 (1 miliardo di euro), i dati a settembre 2010 segnano una ripresa dell’export tecnologico pari al 20% e si può pensare che la performance di quest’anno sarà superiore agli 1,4 miliardi totali del 2009, anno in cui la crisi economica globale ha sicuramente fatto sentire i suoi effetti con maggior intensità, tanto che tale risultato aveva peggiorato la flessione dei valori (quasi -18% sul 2008), iniziata, anche se in forma molto leggera (quasi -2% sul 2007), con il 2008. A scattare la fotografia del settore, è l’Osservatorio del Simei, il Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento (Milano, 22-26 novembre 2011; info: www.simei.it).
Particolarmente importante il risultato messo a segno dal comparto dell’imbottigliamento nella sua globalità che con un valore di quasi 766 milioni di euro (dati Istat - gennaio/settembre 2010) rappresenta da solo il 65% dell’intero flusso commerciale, e tra le destinazioni delle macchine, alla ribalta c’è la Cina che con un valore di acquisti pari a quasi 125 milioni di euro (dati gennaio-settembre 2010), si riconferma prima destinazione per l’export, seguita da Stati Uniti e Francia, mentre si fa avanti il Brasile con quasi 45 milioni di euro.