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ANCHE IL TAVERNELLO PUNTA SULL’EXPORT: GIA PRESENTE IN UK, GIAPPONE, CINA, RUSSIA E GERMANIA, IL MARCHIO DEL GRUPPO CAVIRO INVESTE 1,350 MILIONI DI EURO “NETTI” PER LA NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DEL VINO IN BRICK. PUNTANDO SUI VALORI DELL’ITALIA

Italia
Ecco l’immagine dello spot del Tavernello a Londra

Tavernello, quello che fa storcere il naso ai puristi, ma vanto del gruppo Caviro, colosso dell’enologia italiana: vino più venduto in Italia, affermano, e quinto italiano più venduto nel mondo. Un successo che, dice lo stesso storico spot, invita a riflettere. E, di spot in spot, ecco che con il 2011 parte anche la nuova campagna pubblicitaria per il vino in brick, dopo quella estiva per il “frizzante” in bottiglia di vetro: sulle tv nazionali e sui principali canali satellitari, sono in onda le nuove “reclame” firmate dal più noto dei pubblicitari italiani, Armando Testa.
Un investimento da 1,350 milioni di euro, “netti”, tengono a precisare da Caviro, per la campagna “Tavernello nel mondo”, incentrata sui concetti dell’italianità, ma con un respiro internazionale: “alcuni nostri connazionali - si legge in una nota - bevono Tavernello con i loro ospiti nelle capitali Tokyo e Londra. E nel gustarlo, si perdono nel ricordo dei valori italiani che rendono il Belpaese unico al mondo. I paesaggi, la musica, l’arte, i sapori semplici e genuini come il pane, la pasta e Tavernello, il “vino di casa mia”, si susseguono in una sequenza di eleganti immagini, accompagnati da “Mattinata”, la nota romanza di Leoncavallo. Tavernello infatti, prodotto da viticoltori italiani, attraverso una filiera certificata e controllata su tutto il territorio, porta la genuinità del vino italiano, sia nella più vicina Londra che nella lontana Tokyo”.
E tanto per non lasciare niente al caso, i filmanti sono visibili anche on line sulla pagina Facebook di Tavernello. I filmati sono ideati dall’agenzia Armando Testa: sotto la direzione creativa di Piero Reinerio hanno lavorato al progetto l’art Tina Salvato e la copy Mariarosa Galleano. La casa di produzione è la Little Bull, la regia è di Marco Della Fonte e la pianificazione viene gestita da Media Italia.

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