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VIA LIBERA ALLA CANDIDATURA UNESCO PER LANGHE, ROERO E MONFERRATO DAL GRUPPO DI LAVORO INTERMINISTERIALE (PRESENTAZIONE IL 30 GENNAIO A PARIGI). GALAN: “LA VALORIZZAZIONE DEI PAESAGGI VITIVINICOLI TRADIZIONALI È UNA DELLE PRIORITÀ DEL MIO MINISTERO”

Italia
Vigneti delle Langhe

Uno dei paessagi vitivinicoli più importanti e celebri d’Italia, compie un altro passo nel suo cammino verso il riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità Unesco: dal Gruppo di Lavoro Interministeriale Unesco, composto da rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, del Ministero dei Beni Culturali e del Ministero dell’Ambiente, arriva il via libera definitivo alla candidatura dei “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: le Langhe-Roero e Monferrato”, nella Lista dei siti considerati Patrimonio dell’Umanità, che sarà presentata ufficialmente il 30 gennaio a Parigi. “Si tratta dell’unica candidatura italiana per il 2011 - sottolinea il Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan - a testimonianza di quanto la valorizzazione dei paesaggi rurali italiani sia importante per questo Governo. Come ho già sottolineato durante l’iscrizione nella Lista propositiva nazionale del paesaggio rurale di Conegliano e Valdobbiadene, la valorizzazione dei paesaggi vitivinicoli tradizionali è una delle priorità del mio Ministero”.

“Il lavoro da fare è certamente ancora tanto - aggiunge Galan - e l’iscrizione nella Lista avverrà solo dopo il giudizio degli organi valutatori e dopo la votazione del Comitato Intergovernativo, tuttavia sono sicuro che si stia procedendo nella direzione giusta. Proprio per questo motivo voglio ringraziare quanti nel mio Ministero hanno lavorato con dedizione e impegno per il raggiungimento di questo primo importantissimo risultato. Il paesaggio vitivinicolo delle Langhe-Roero e Monferrato è una parte della storia enogastronomica millenaria italiana ed è uno dei “diamanti” del patrimonio rurale italiano. Posso senza dubbio affermare che il mio Dicastero - conclude il Ministro - profonde grande impegno proprio affinché questo ricco patrimonio italiano riceva la giusta valorizzazione sia nel contesto nazionale sia in quello internazionale. Da questo punto di vista il riconoscimento dell’Unesco rappresenterebbe, senza dubbio un bollino di eccellenza per un paesaggio rurale unico nel suo genere”.

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