DOVE TROVARE I GRANDI VINI ITALIANI? NELLE MIGLIORI SALE: LE ETICHETTE TRICOLORE CONQUISTANO SEMPRE DI PIÙ IL MONDO DEL CINEMA. LE ULTIME COMPARIZIONI? NE “LA BANDA DEI BABBI NATALE”, CON ALDO, GIOVANNI E GIACOMO ED IN “HEREAFTER” DI CLINT EASTWOOD

Se a qualcuno fosse sfuggito il “momento magico” dell’enogastronomia del Belpaese, se qualcuno fosse ancora scettico sul suo ruolo di ambasciatrice del made in Italy e del “bien vivre” italiano nel mondo, può andare al cinema a rinfrescarsi le idee. Per esempio, dovrebbe assolutamente vedere l’ultima fatica di Clint Eastwood, “Hereafter”, interpretato da Matt Damon. Una scena del film è una vera e propria “summa” dello stile tricolore a tavola: un corso di cucina italiana. E se si parla di “italian food” non può assolutamente mancare l’“italian wine”, perciò ecco spuntare un Barbaresco, e più precisamente un Barbaresco dell’azienda piemontese Rivetto. Insomma, il nettare di Bacco del Belpaese diventa, se non protagonista della pellicola, almeno protagonista di scene e momenti precisi della storia, e non un semplice “oggetto” di arredo scenico.

Ma il vino italiano entra di diritto anche in lavori cinematografici più divertenti e leggeri. È il caso de “La banda dei Babbi Natale”, il ritorno sugli schermi del trio comico più famoso d’Italia: Aldo, Giovanni e Giacomo. Arrestati dalla polizia la notte della Vigilia, camuffati da Babbo Natale, i tre danno vita - nella deposizione del verbale - ad una serie di flashback nei quali, ricorrente, è forse il vino più adatto al genere cinematografico brillante: le bollicine. Made in Italy, ovviamente, e per l’esattezza firmate Maso Martis, una delle migliori cantine del Trentodoc, di Roberta e Antonio Stelzer.

Insomma, che facciano da compagni in un intreccio di storie divertenti, o che reggano la bandiera dello stile e del calore della cucina italiana, i grandi vini “nostrani” stanno conquistando sempre più spazio a Hollywood ed in tutte le Hollywood del mondo ...