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VINITALY E IL VINO ITALIANO PROTAGONISTI NEL TEMPIO DELLA FINANZA USA: A CHIUDERE LA SEDUTA DI BORSA DEL NASDAQ DI OGGI, ALLE ORE 22 (ORA ITALIANA), SARÀ GIOVANNI MANTOVANI, DIRETTORE GENERALE DI VERONA FIERE CHE FARÀ SUONARE IL “BIG RED BOTTON”

Italia
Il Vinitaly va al Nasdaq

Vinitaly e il vino italiano protagonisti nel tempio della finanza Usa: a chiudere la seduta di borsa del Nasdaq di oggi, alle ore 22 (ora italiana), sarà Giovanni Mantovani, direttore generale di VeronaFiere, che suonerà il “Big Red Botton”, per portare ancora una volta (con la partecipazione di Vinitaly a “Vino 2011 - Italian Wine Week”, promossa dall’Istituto per il Commercio con l’Estero (Ice), dal 24 al 27 gennaio, a New York) all’attenzione dei media americani il nettare di bacco del Belpaese, per il quale il mercato Usa rappresenta il 27% delle esportazioni e 3,7 miliardi di euro in valore. Con lui (diretta web, a partire dalle ore 21,47, con trasmissione in contemporanea su maxi schermo, apposto sulla torre del Nasdaq in Times Square), ci saranno anche due grandi donne del vino italiano, Marilisa Allegrini, alla guida della storica griffe dell’Amarone, e Cristina Mariani-May, la nuova generazione della famiglia italo americana che ha fondato Castello Banfi a Montalcino, dando un notevole contributo al rilancio del territorio del Brunello e dell’immagine dell’enologia italiana in Usa. Le due “signore” del vino saranno protagoniste anche della degustazione di solidarietà di scena dopo la chiusura del Nasdaq, il cui ricavato sarà devoluto interamente all’American Cancer Society, come già fatta nella tappa americana di Vinitaly in the World, in ottobre, quando sono stati raccolti e donati 40.000 dollari.
Ma l’attività di Vinitaly non si ferma al Nasdaq: il 25 gennaio, nel Waldorf Astoria Hotel, si parlerà di vino e storia italiana, con la presentazione ai newyorkesi del progetto della “Bottiglia del 150° dell’Unità d’Italia”. A parlare della straordinaria varietà enologica di Enotria, Monica Larner, giornalista enogastronomica americana, corrispondente dall’Italia per la rivista “Wine Enthusiast”, Francesco Talò, console generale d’Italia a New York, che traccerà la storia che ha portato alla creazione dello Stato italiano e Giovanni Mantovani, direttore generale della Fiera di Verona, illustrerà il progetto della Bottiglia celebrativa del 150° a cura di Veronafiere-Vinitaly, nata da un’idea del presidente di Veronafiere, Ettore Riello, e lanciata nel Vinitaly 2010 a Verona per la storica visita del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, e subito accolta dal Quirinale con grande entusiasmo ed inserita tra gli eventi maggiormente significativi per l’anno delle celebrazioni.
Il progetto (già “in onda” sulla torre del Nasdaq) prevede la selezione di 40 vitigni per realizzare un vino rosso e uno bianco che siano la summa delle 20 regioni del Belpaese, e che rappresenteranno ufficialmente la ricorrenza della fondazione dello Stato italiano anche all’estero.
“Veronafiere, attraverso “Vinitaly in the World” (www.vinitalytour.com), continua la sua azione di promozione commerciale dell’enologia italiana sui più interessanti mercati del mondo. Lo fa affinando - spiega Giovanni Mantovani - i suoi strumenti e proponendo iniziative nuove, che siano in grado di portare l’Italia e i suoi vini a diventare protagonisti anche della vita sociale dei Paesi che vogliamo raggiungere”.
“Il sistema fiere è fondamentale per il business e l’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari del made in Italy - afferma Lucio Mastroberardino, presidente dell’Uiv - e per l’Unione Italiana Vini e gli operatori del settore vitivinicolo è imprescindibile l’appuntamento di Vinitaly a Verona (7-11 aprile, www.vinitaly.it) e l’attività di supporto all’export e alla promozione attraverso gli eventi del “Vinitaly in the World”. È, quindi, fondamentale evitare duplicazioni o fraintendimenti con altri eventi, anche dedicati al food, che oltre a diluire le poche risorse, rischiano di confondere ulteriormente il cliente”.
Gli fa eco il presidente di Federvini, Lamberto Vallarino Gancia: “è sempre molto positivo fare sistema all’estero con iniziative idonee e ben strutturate al fine di presentare nel modo più opportuno i cambiamenti portati dalla nuova Ocm, con le sinergie possibili tra pubblico e privato, e le peculiarità del vino, dei liquori e dei distillati made in Italy. In tal senso, gli eventi promossi da Vinitaly, con particolare riguardo alla “Bottiglia dell’Unità d’Italia”, contribuisce senza dubbio alla divulgazione delle peculiarità viticole del nostro paese su uno dei mercati di maggiore importanza per l’export, ma anche estremamente attento e ricettivo verso la tradizione e le novità dell’enologia italiana”.

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