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“CENT’ANNI DI PELLEGRINO ARTUSI: L’UNIFICATORE DELL’ITALIA A TAVOLA (1911-2011)”: UN CONVEGNO DI STUDI, CENE, SPETTACOLI, MOSTRE, VIDEO E UN CONCORSO DI CUCINA, ECCO COME L’ITALIA CELEBRERA’ NEL 2011 IL PADRE DELLA CUCINA ITALIANA

Un convegno di studi artusiani a Firenze e a Forlimpopoli, una cena artusiana in contemporanea in diverse città italiane in occasione dell’Unità d’Italia, uno spettacolo teatrale, una mostra, un video e un concorso nazionale di cucina, per un unico grande protagonista: Pellegrino Artusi, l’autore del risorgimento gastronomico italiano, uomo di cultura, critico letterario, scrittore e gastronomo che diede un contributo alla costruzione degli italiani, dopo l’Unità, con una buona lingua e con gustose ricette provenienti da tutte le regioni d’ Italia, conosciuto in patria e nel mondo quale padre della cucina italiana moderna. Nel Centenario della morte - che significatamente coincide con i 150 dell’Unità d’Italia - Forlimpopoli, sua città natale, e Firenze, città di adozione dove visse sessant’anni, insieme a tanti Enti che compongono il Comitato delle Celebrazioni Artusiane, propongono un ricco calendario di iniziative fino al 28 febbraio 2012 (info: www.casartusi.it).
E il Centenario dell’Artusi è iniziato con un prestigioso riconoscimento da parte del Quirinale: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, infatti, in visita a Forlimpopoli, ha voluto onorare la figura di Pellegrino Artusi con una targa celebrativa, ideale battesimo per le celebrazioni del centenario.
Definire Artusi come colui che riunì l’Italia a tavola, è scrivere il giusto, così come aveva sottolineato Piero Camporesi ben quarant’anni fa, quando sottolineava che “bisogna riconoscere che “La scienza in cucina” ha fatto per l’unificazione nazionale più di quanto non siano riusciti a fare i “Promessi Sposi””. “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” è il terzo libro scritto dall’Artusi: pubblicato per la prima volta nel 1891, è una raccolta di ricette scritte, provate, riscritte e riprovate con l’aiuto dei due cuochi di fiducia, Francesco e Marietta, che si rivela infatti fin da subito un successo editoriale senza precedenti, diventando - come sottolinea la critica - uno dei libri più letti dagli italiani insieme ai “Promessi Sposi” e a “Pinocchio”. Un libro che è stato definito “un’opera di impegno civile” (Alberto Capatti), che ha istruito cuoche e cuochi nella lingua italiana, e fatto conoscere il patrimonio gastronomico di regioni lontane, dalla Sicilia al Piemonte.
L’ultima edizione de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” è uscita a novembre 2010 per la BURizzoli, a cura di Alberto Capatti e con postfazione del professor Massimo Montanari, uno dei massimi esperti di storia dell’alimentazione e presidente del Comitato Scientifico Casa Artusi. E’ l’edizione del centenario.

Focus - Eventi & appuntamenti nel Centenario di Pellegrino Artusi

“Auguri Italia da Pellegrino Artusi”: le città italiane si uniscono a tavola in occasione dell’unità nazionale (16 marzo)

Prima iniziativa del calendario delle celebrazioni del Centenario di Pellegrino Artusi che coincide con le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Nei giorni in cui tutta la Penisola saluterà l’unificazione della nostra patria, un posto d’onore sarà riservato all’unificatore della nostra cucina. Il 16 marzo, alla vigilia dell’anniversario dell’Unità d’Italia, in contemporanea in diverse città italiane ci sarà una cena artusiana, promossa dall’Ordine Professionale dei Maestri di Cucina ed Executive Chef della Federazione Italiana Cuochi (Fic), in collaborazione con il Comitato delle Celebrazioni Artusiane e, in ogni città, con Scuole Alberghiere, Istituti di ristorazione e cuochi. All’opera ci saranno qualificati maestri di cucina alle prese con ricette tratte dal manuale artusiano, realizzate con prodotti locali e nell’ambito delle tradizioni territoriali. In cima alla lista ci saranno Forlimpopoli e le capitali del Regno: Firenze, Torino e Roma.

“Artusi100 - Il secolo artusiano” a convegno (30 marzo)
Le celebrazioni del centenario di Pellegrino Artusi cominciano ufficialmente il 30 marzo a Firenze con un convegno di studi “Artusi100 - Il secolo artusiano” che si svolgerà in quattro sessioni, le prime due a Firenze (30-31 marzo) e poi altre due a Forlimpopoli (1-2 aprile). Oltre alla cerimonia ufficiale al Cimitero delle Porte Sante a Firenze (30 marzo), che darà l’inizio alle celebrazioni del centenario, si terrà in Palazzo Vecchio la prima tappa del convegno di studi. A sottolinearne la grandezza e l’attualità ci penseranno i massimi esperti di storia e cultura dell’alimentazione e linguisti italiani: per citarne alcuni, da Massimo Montanari a Alberto Capatti, da Gian Luigi Beccaria a Giovanna Frosini, passando per Angelo Varni, Piero Meldini, Giuseppe Polimeni, insieme ad uno dei più celebri chef del mondo, Massimo Bottura, che affronterà la cucina artusiana oggi.
A Firenze, a Palazzo Vecchio e poi alla Crusca, si parlerà dell’Artusi nel suo tempo e della sua influenza sulla lingua della cucina. Al Palagio di Parte Guelfa si terrà un evento dal titolo “L’Artusi è servito” (30 marzo), dove Paolo Petroni, autore e esperto di cucina, introdurrà il pubblico nel mondo di Pellegrino Artusi, prendendo spunto dall’edizione Giunti del Centenario, presentata per la prima volta in questa occasione; nel frattempo Luisanna Messeri, autrice e conduttrice televisiva per Alice Tv, arriverà direttamente dal suo programma “Il club delle Cuoche” a preparare le sue ricette “alla maniera dell’Artusi”, che saranno poi realizzate e servite ai presenti dagli studenti delle Scuole Alberghiere di Firenze. Alla Biblioteca Nazionale di Firenze è prevista la mostra documentaria “ Pellegrino Artusi: il tempo e le opere” (dal 30 marzo al 30 aprile). La seconda sessione del convegno farà tappa a Forlimpopoli, a Casa Artusi. Qui l’attenzione sarà rivolta al Laboratorio Artusi e alla sua importanza nella storia d’Italia. Casa Artusi ospiterà anche la mostra documentaria “Pellegrino Artusi: la cucina domestica e i ricettari di casa” (dal 30 marzo al 30 aprile).

La curiosità - Un panino speciale per tenersi in forma per i protagonisti del “Pellegrinaggio Artusiano”, ideati da Luca Gatteschi, medico della Nazionale di Calcio Italiana (26-30 marzo)

Cinque giorni di cammino a piedi, da Casa Artusi a Forlimpopoli (luogo di nascita del “Pellegrino nazionale”) a Firenze, toccando i luoghi che hanno fatto la storia recente della gastronomia italiana, con partenza il 26 marzo (e arrivo il 30 marzo), sulla “via artusiana”, la statale 67, che collega la Romagna alla Toscana: ecco cosa attende i pellegrini gourmand che hanno scelto di mettersi in cammino lungo la via di Pellegrino Artusi quasi un santo per i buongustai - da un’idea di Leonardo Romanelli, uno dei più apprezzati critici gastronomici italiani - che però dovranno tenersi in forma. Ecco allora che a curare la loro alimentazione dei pellegrini arriva Luca Gatteschi, medico sportivo dello staff medico della Nazionale di calcio italiana, che ha elaborato alcune ricette di panino, particolarmente adatte, per distribuzione dei principi nutritivi, all’alimentazione dei fondisti. La preparazione? Ci pensa Alessandro Frassica della celebre bottega di prelibatezze “Ino” di Firenze, che si occuperà della consegna in terra toscana con un tour in moto.
Firenze e il secolo artusiano (giugno-novembre)
A giugno (seconda settimana) a cura dell’Associazione Sparecchiatori si terrà una settimana di attività dedicata alla figura di Pellegrino Artusi in Piazza D’Azeglio a Firenze con stand eno- gastronomici e teatrino a tema. A novembre (dal 5 al 13), invece, Firenze realizza la “Artusi Week”, una settimana dedicata all’eredità di Pellegrino Artusi in collaborazione con gli albergatori e le associazioni di categoria, con speciali corsi di cucina coinvolgendo gli Istituti Alberghieri Saffi e Buontalenti, visite guidate nei principali musei fiorentini alla scoperta di “Tavole imbandite”, ed altre iniziative tematiche.
Concorso nazionale per le scuole alberghiere “Pellegrino Artusi: l’Italia a tavola” (fino al 9 aprile)
“Pellegrino Artusi: l’Italia a tavola”, è il concorso nazionale, promosso da Comune di Forlimpopoli, ’Istituto Alberghiero di Forlimpopoli e Casa Artusi, riservato ai ragazzi delle classi IV degli Istituti alberghieri, a cui viene chiesto di realizzare un testo sull’importanza del manuale artusiano nella storia della cucina italiana, e un menu completo che faccia riferimento alla medesima cucina. In palio ci saranno un premio di 500 euro, una borsa di studio e soprattutto il prestigio di un riconoscimento di caratura nazionale. Il termine ultimo per parteciparvi è il 9 aprile. Gli otto finalisti parteciperanno alla finale di scena a Forlimpopoli il 30 settembre.
Un video dedicato a Pellegrino Artusi per il Centenario
Attraverso un io narrante, che è lo stesso Artusi, un video realizzato appositamente per il centenario ripercorrerà la storia ordinaria di un signore borghese e la storia straordinaria di un libro che ha molto viaggiato, anche nelle valigie dei migranti, per ricostruire l’identità gastronomica degli italiani.
A teatro, “L’Italia è servita” (1 aprile)
Per il centenario verrà anche messa in scena “L’Italia è servita”, in anteprima nazionale al Teatro Verdi di Forlimpopoli (1 aprile), una commedia in un unico atto, con musica dal vivo, uso di cucina ed effetti multimediali. Uno spettacolo scritto ed interpretato da Denio Derni, per la regia di Enrico Messina, sul palco insieme a Fabrizio Sirotti e Giuditta del Cherico.
“L’Italia è servita” mette in scena la vita di Pellegrino Artusi e la Storia dell’Unità d’Italia, vista da dietro le persiane dell’intimità domestica di colui che ha unito gli italiani a tavola. Dall’autobiografia di Pellegrino Artusi e da brani di “La scienza in cucina”, da testi dell’amico antropologo Paolo Mantegazza e di Olindo Guerrini, quello che viene presentato è uno spaccato dell’humus storico e culturale che diede origine al manuale di cucina più famoso d’Italia. I tre attori impersonano tre generazioni che si misurano con l’eredità artusiana, attraverso l’esecuzione in scena della celebre ricetta dei “Cappelletti all’uso di Romagna”, la musica e le canzoni al pianoforte che affiancano l’azione scenica e ricreano atmosfere ottocentesche e risorgimentali, i dialoghi e le azioni a ripercorrere i momenti cruciali della vita di Pellegrino Artusi, anche nelle intersezioni con la storia patria. Con un inizio e una fine a sorpresa in cui Pellegrino Artusi appare in prima persona.
La mostra: “Artusi 100 X 100”
Sono previste due mostre documentarie, l’una a Firenze e l’altra a Forlimpopoli. “Immagini per un ricettario di cucina casalinga 1911-2011”: il percorso della mostra si svolgerà anche attraverso i generi fotografici che storicamente hanno documentato il cibo e che hanno caratterizzato gli ultimi cento anni di fotografia in Italia.
La ristampa anastatica della prima edizione del manuale artusiano
“Rarissima, introvabile, la prima edizione de “La scienza in cucina” è un oggetto di antiquariato e un testo ignorato dagli editori. Nessuna ristampa da centoventi anni, un esemplare alla Biblioteca Nazionale di Firenze”. Grazie al Comune di Forlimpopoli e a Giunti Editore è in stampa il volume con le sue 475 ricette e la dedica ai gatti Biancani e Sibillone (che scomparirà nelle successive 14 curate dall’autore, sempre a proprie spese) a cui si aggiungono contributi di Giovanna Frosini (Accademia della Crusca), Alberto Capatti (Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Colorno), Massimo Bottura (il migliore chef italiano, secondo la classifica S. Pellegrino World’s 50 Best Restaurant 2010 e l’Accademia internazionale di gastronomia di Parigi 2011)e Massimo Montanari (presidente Comitato Scientifico Casa Artusi).

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