02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

GERMANIA, PRIMO MERCATO PER L’ITALIA ENOICA, ALL’ESAME DI PROWEIN (27-29 MARZO, DÜSSELDORF) EVENTO DI RIFERIMENTO NEL PAESE E VETRINA DEL NORD EUROPA. NEL 2010 ESPORTATI 6 MILIONI DI ETTOLITRI PER 850 MILIONI DI EURO. E NEL 2011 IL TREND È POSITIVO

Dici Germania, e dici il mercato più importante per il vino italiano nel mondo, per valori e volumi, dove il Belpaese ha esportato, nel 2010, più di 6 milioni di ettolitri per 850 milioni di euro (dati Vinitaly). Mercato che si prepara a vivere uno dei momenti più importanti, il “ProWein 2011”, di scena a Düsseldorf dal 27 al 29 marzo (www.prowein.de), evento di riferimento del vino in Germania, ma anche vetrina per l’enologia mondiale di tutto il Nord Europa, con l’Italia.
“Sarà un banco di prova importante per verificare se quel trend positivo registrato anche in questo inizio di 2011 resisterà ai nuovi problemi internazionali, Libia e Giappone su tutti” spiega a WineNews Francesco Sorrentino, uno dei maggiori importatori di vini italiani in Germania. “Questi primi mesi del 2011 sono stati positivi, anche se alcune situazioni del passato sono cambiate: soffrono un po’ i grandi vini da invecchiamento, soprattutto di Piemonte e Toscana, perché qui nessuno compra vini da tenere in cantina 10 anni, anzi, il gusto sta decisamente puntando su prodotti più “semplici” da bere”. E questo spiega anche il boom del rosé? “Sì - risponde Sorrentino - anche se va detto che è ancora un prodotto molto legato a primavera ed estate, e che si parte da numeri non grandissimi”.
Tanto che, secondo i dati di Prowein, la quota di mercato di tutti i rosati, di cui la Francia è il primo fornitore di Germania, è meno del 10% del totale. E se, come in ogni Paese, “è nella grande distribuzioni che si fanno i volumi, concentrati nella fascia che va dai 3 ai 5 euro allo scaffale, anche il canale Horeca, e soprattutto le enoteche specializzate, mostrano segnali di leggera crescita. E qui si vendono i vini di maggior valore e pregio. Anche perché, a differenza dell’Italia, quello che si trova nelle Gdo non si trova in Horeca, e viceversa”.
Una visione in parte confermata anche da Marco Viscardo, a capo dell’agenzia commerciale Enobis di Verona, specializzata nel mercato tedesco . Tipologie come Brunello, Barolo e Amarone soffrono un po’, a vantaggio per esempio di Chianti Classico e Rosso di Montalcino. In crescita notevole i vini del sud Italia, anche per un riscontro in aumento nei gusti dei consumatori tedeschi: i prodotti di Puglia, Calabria, Sicilia e Abruzzo vivono un deciso trend positivo, mentre la Campania è un po’ rallentata da un tendenziale aumento dei suoi prezzi”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli