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LA GERMANIA SI CONFERMA FERTILE PER I VINI TRICOLORE: E’ IL “SENTIMENT” DI PRODUTTORI E DI CONSORZI CHE EMERGE DALL’ANALISI “PROWEIN”. BERNETTI (UMANI RONCHI): “IL MERCATO TEDESCO È IN SALUTE … MA I CONSUMI SONO ANCORA BASSI”

Un mercato da 850 milioni di euro, per 6 milioni di ettolitri esportati nel 2010: è la Germania, uno dei principali sbocchi per l’export dei vini italiani in Europa e nel mondo. Ma quale è lo stato di salute di questo mercato? Il polso è stato misurato da tanti produttori e Consorzi, nel “ProWein” di Düsseldorf, fondamentale “termometro” per analizzare la situazione.

Il “sentiment” che ne emerge è positivo, grazie ai segnali di ripresa dell’economia tedesca ed al rinnovato interesse per il vino nella clientela germanica, da sempre appassionata al nettare di Bacco made in Italy, anche se non manca qualche distinguo. “Per lo stato del mercato tedesco, c’è una grande attenzione al rapporto qualità-prezzo, aspetto che senz’altro premia l’Italia. Secondo me, inoltre, c’è da prestare particolare attenzione al lato “umano”, del produttore come dell’azienda, specie nel rapporto con gli importatori: un aspetto che i tedeschi apprezzano particolarmente, e su cui sarà opportuno investire”, dice Ornella Venica, a capo dell’azienda friulana Venica&Venica.

Anche Giuseppe Liberatore, direttore generale del Consorzio del Chianti Classico, mostra ottimismo per un mercato decisamente interessato ai prodotti made in Italy: “la Germania per noi è uno dei mercati esteri principali, un mercato che già da un anno ha mostrato dei significativi segnali di ripresa. Anche per i primi 3 mesi del 2011, si conferma il terzo mercato del Chianti, dopo quelli di Italia e Stati Uniti”.

Entusiasta dei risultati ottenuti è anche Paolo Solini, coordinatore del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano: “come negli anni passati, “ProWein” si è dimostrato un appuntamento importante: c’è stata professionalità e possibilità di interagire con importatori provenienti da tutto il mondo, dalla Germania al Canada, dagli Stati Uniti al Sud America. Per il Nobile è stato un appuntamento particolarmente importante, visto che quello tedesco è il primo mercato del vino di Montepulciano, e si dimostra un mercato particolarmente solido negli anni”.

Mostra cautela, invece, Michele Bernetti, della marchigiana Umani Ronchi, una delle cantine più importanti della Marche e azienda molto export oriented (esporta oltre il 75% dei suoi vini), che, pur riconoscendo i risultati positivi delle vendite in terra tedesca, sottolinea come “i consumi in Germania, il Paese dall’economia più in salute d’Europa, sono sì in ripresa, ma c’è moltissima cautela e grande attenzione al prezzo: il trend che fa segnare il Pil tedesco non pare, in definitiva, essersi trasferito sui consumi di vino, e ciò crea qualche difficoltà, soprattutto per i prodotti di fascia alta”.

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