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IN AMERICA I NUOVI BEVITORI DI VINO SI RECLUTANO TRA I “MILLENNIALS” CON ETICHETTE MODERNE, NOMI “DIVERTENTI” E VINI SEMPLICI. LA CULTURA E LA RICERCA DI VINI PIÙ COMPLESSI? VERRANNO IN UN SECONDO MOMENTO

Il concetto è semplice: prima ti conquisto con un approccio “very easy” e poco impegnativo, poi, se ti piace, approfondirai, cercherai curiosità e prodotti più complessi. Sembra questa la tendenza dei produttori di vino americano, che cercano tra i “Millennials”, ovvero i giovani nati dopo il 1980, i consumatori del futuro, che pesano sempre di più sul mercato del vino, puntano su etichette moderne, nomi stravaganti e un approccio “very easy”. Già nel 2008 uno studio di Mintel, colosso usa delle ricerche di mercato, indicava che il 31% dei giovani tra 25 e 34 anni preferiva vini con nomi divertenti, tipo “bicicletta rossa” o “Three blind moose” (letteralmente “tre cervi ciechi”!) a quelli classici come Bordeaux o Beaujolais. Al punto che alcuni grandi produttori come Kendall Jackson hanno pensato a delle linee di prodotto proprio pensate per i giovani inesperti di vino: prodotti dal packaging accattivante, piacevoli al gusto e poco complessi. Una “sorta di vendita dell’anima al diavolo”, o la conquista di nuovi consumatori oggi inesperti, ma domani curiosi e alla ricerca di vini più territoriali e caratterizzati? Il tempo giudicherà ...

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