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IL VINO IN TOSCANA MUOVE UN GIRO D’AFFARI CHE SUPERA I 500 MILIONI DI EURO CON OLTRE 2,5 MILIONI DI ETTOLITRI. DUE LE DENOMINAZIONI PREDOMINANTI: IL CHIANTI E IL CHIANTI CLASSICO, CHE INSIEME FORMANO IL 66,1% DELLA PRODUZIONE DEL VINO A DENOMINAZIONE

Il vino in Toscana muove un giro di affari che supera i 500 milioni di euro con oltre 2,5 milioni di ettolitri. In Toscana la superficie vitata ammonta a 60.286 ettari, di cui il 69,2% destinati alla produzione di vini a denominazione di origine. Complessivamente sono interessate alla coltivazione della vite circa 27.396 aziende delle quali circa 5.983 producono vini a denominazione di origine. Le cifre sono stati elaborati oggi a Vinitaly dalla Regione.

Il 62% della produzione complessiva di vino nel 2010 è ottenuto dalle 37 denominazioni di origine controllata (Doc) e dalle 7 denominazioni di origine controllata e garantita (Docg). La situazione viticola regionale è caratterizzata dalla presenza di due grandi denominazioni di origine, il Chianti e il Chianti Classico, che rappresentano rispettivamente il 49,7% e il 16.4% del vino a denominazione di origine complessivamente prodotto. Seguono Brunello (5,8%), il Morellino di Scansano (5,1%), il Nobile di Montepulciano (3,9%), il Bolgheri (2,7%), la Vernaccia di San Gimignano (2,5%). Il 65% della superficie complessiva a vigneto è investita con Sangiovese. La viticoltura rappresenta un settore portante dell’economia agricola regionale costituendo il 15% dell’intera produzione lorda vendibile regionale. L’export ha raggiunto oltre 509 milioni di euro (dato 2009). Nel primo semestre 2010 le esportazioni di vino toscano (rosso e bianco) sono cresciute del 13,6%.

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