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UNA NUOVA ETICHETTA PER COMBATTERE LA CONTRAFFAZIONE DI VINO E OLIO MADE IN ITALY. LA PROPONE IL POLIGRAFICO E ZECCA. LA FASCETTA REALIZZATA CON L’UTILIZZO DI SISTEMI DI STAMPA DI SICUREZZA ALL’AVANGUARDIA CHE INTEGRA SEMPLIFICAZIONE E TRACCIABILITÀ

Una nuova etichetta per combattere la contraffazione del vino e dell’olio made in Italy. L’Istituto poligrafico dello Stato e la Zecca lanciano da Vinitaly 2011 la fascetta realizzata dai tecnici dell’Istituto attraverso l’utilizzo di sistemi di stampa di sicurezza all’avanguardia che integra semplificazione e tracciabilità.

“Il quadro normativo esiste, il problema è l’applicazione”, spiega Daniela Mainini, presidente del Consiglio nazionale anticontraffazione. “La politica deve fare sensibilizzazione”. La nuova normativa in tema di tracciabilità sui prodotti alimentari afferma l’esigenza di strumenti per la verifica della produzione e distribuzione delle Dop, Igp e Stg a tutela dei produttori e dei consumatori. Questo si traduce nell’esigenza di sviluppare un sistema di tracciatura dei prodotti alimentari che sia in grado di coprire tutta la filiera produttiva e che esalti il valore del made in Italy. Tre gli ambiti in cui si muove il progetto dell’Istituto poligrafico dello Stato: la stampa di sicurezza, il sistema di tracciabilità e la gestione degli ordinativi. “Si tratta di difendere l’identità dei prodotti italiani”, ricorda il presidente dell’Ipzs Roberto Mazzei.

“Per la prima volta una pubblica amministrazione e una direzione generale si sommano insieme”, spiega Loredana Gulino, direttore generale lotta alla contraffazione. “Il contraffattore è di fatto un grande imprenditore. Sceglie il prodotto da falsificare dopo un attento studio di mercato”, spiega. “il nostro sistema normativo prevede il reato penale oltre la sanzione amministrativa. Il problema non è nella mancanza della norma - prosegue Mainini - ma nei controlli. I falsi sgretolano i nostri prodotti agroalimentari che vanno difesi con tutti gli strumenti a disposizione”. In un sistema sempre più globalizzato “è più semplice usare sistemi tecnologicamente avanzati che consentano tutela del prodotto attraverso la tracciabilità”.

Per tracciabilità si intende quel sistema logico di informazioni che descrive i vari passaggi produttivi e distributivi che un prodotto agroalimentare ha completato fino a una determinata fase. Il numero di passaggi e le relative informazioni che un sistema di tracciabilità è in grado di offrire dipendono dalla capacità del garante della filiera - solitamente organismo di controllo - di raccogliere e certificare tali informazioni. Il sistema di gestione degli ordinativi aiuta all’erogazione delle informazioni relative alla produzione e alla distribuzione di prodotti certificati dall’applicazione dei contrassegni di sicurezza. Per stampa di sicurezza invece si intende quell’attività grafica caratterizzata dall’utilizzo di evolute tecniche di lavorazione che rendono tale produzione difficilmente replicabile da terzi. L’ambito di elezione è la produzione di stampati caratterizzati da un elevato valore estrinseco la cui contraffazione rappresenta un danno economico rilevante.

L’utilizzo di questo tipo di produzione è funzionale alla valorizzazione di un determinato processo produttivo il cui valore può essere esaltato e garantito dall’utilizzo e dall’applicazione degli stampati di sicurezza. “Mi preme sottolineare - spiega Mazzei - che quando parliamo di garanzie di qualità e bontà sulle nostre tavole, oltre al piacere di mangiar bene, noi italiani abbiamo anche a cuore la salvaguardia della nostra la salute, difendendola dalle manipolazioni e dalle alterazioni chimiche e genetiche. Un pericolo che può essere scongiurato solo con la scrupolosa tracciabilità del prodotto durante i vari passaggi dal produttore al consumatore”.

Da un lato, dunque, la crescente richiesta di qualità, di originalità, che viene dal Paese, visto che - stando ai dati - 6 italiani su 10 temono le frodi, soprattutto quelle che arrivano a tavola. “Dall’altro - spiega ancora Mazzei - l’amara considerazione della realtà, documentata in una recente audizione dal Presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, secondo la quale “l’Italia subisce il fenomeno della contraffazione in proporzione particolarmente accentuata” rispetto al resto d’Europa. Possiamo certo affermare che L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato è stato lungimirante su questa tematica, essendo oggi un interlocutore serio ed affidabile nei sistemi di contraffazione e tracciabilità”.

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