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9 MINISTRI (FRANCIA, GERMANIA, ITALIA ...) FIRMANO LETTERA PER IL COMMISSARIO UE CIOLOŞ, CON LA QUALE SI CHIEDE DI PROLUNGARE OLTRE IL 2015 IL REGIME DEI DIRITTI DI IMPIANTO DEI NUOVI VIGNETI. ROMANO: “È FONDAMENTALE PER L’EQUILIBRIO VITI-VINICOLO”

Nove ministri (tra cui quelli di Francia, Germania, Italia …) hanno firmato una lettera indirizzata al Commissario Dacian Cioloş, con la quale si chiede di prolungare oltre il 2015 il vigente regime dei diritti di impianto dei nuovi vigneti. Lo hanno fatto in una riunione del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea, ieri, in Lussemburgo.

Il sistema attualmente in vigore regola l’impianto delle nuove vigne, evitando che una repentina impennata degli investimenti possa destabilizzare gli equilibri di mercato, con effetti negativi sui redditi dei viticoltori e sulla qualità del prodotto.

Il Ministro Romano ha spiegato che “il comparto vitivinicolo nazionale, così giustamente celebrato nei giorni scorsi a Verona, rappresenta una eccellenza che non intendiamo sacrificare nel nome di una pretesa liberalizzazione dei mercati. L’obiettivo comune è - e deve rimanere - la qualità delle nostre produzioni e la garanzia del reddito per i nostri vitivinicoltori, finalità certamente non perseguibili attraverso l’aumento incontrollato del prodotto immesso al consumo.

“La liberalizzazione dei diritti di impianto a partire dal 2015, disposta dalla regolamentazione comunitaria vigente, rischia - spiega ancora il Ministro delle Politiche Agricole, Saverio Romano - di compromettere in modo irreparabile quanto di buono è stato fatto negli ultimi decenni dal comparto nazionale: è per questo motivo che ritengo doveroso un urgente ripensamento della disposizione da parte della Commissione europea. Da parte mia prendo fin da ora l’impegno a sollevare e sostenere questo tema in tutte le sedi opportune a livello comunitario”.

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