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NON SONO SOLO GLI OCEANI AD UNIRE I 5 CONTINENTI, MA ANCHE UN MARE DI LAMBRUSCO. DAL 22 AL 29 MAGGIO, È DI SCENA “MONDO LAMBRUSCO”, PER CELEBRA UNO DEI VINI ITALIANI PIÙ ESPORTATI DEL MONDO, CON UNA DEGUSTAZIONE “LIVE” NEI 4 ANGOLI DEL PIANETA

Pensavate che fossero gli oceani ad unire i 5 continenti? Bè, dal 22 al 29 maggio il mondo del gusto sarà tenuto insieme da un mare di Lambrusco, che toccherà, virtualmente e non solo, le Americhe, l’Europa, l’Africa, l’Asia e l’Oceania. Un piccolo “eno-miracolo” possibile grazie a “Mondo Lambrusco - The new Italian Renaissance”, che per celebrare uno dei vini italiani più diffusi nel mondo, riempirà per una settimana i calici dei ristoranti di ogni angolo del pianeta. Un’idea dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna (www.enotecaemiliaromagna.it) con i consorzi “Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi” e “Marchi Storici dei Vini Reggiani”, e che coinvolge anche la gastronomia con il Gruppo Virtuale Cuochi Italiani. E se per una settimana 40 ristoranti in 15 Paesi promuoveranno il Lambrusco, il giorno clou è il 26 maggio, quando sarà di scena lo “Special Lambrusco Day”, con una degustazione in contemporanea mondiale: tutti i ristoranti, collegati con il “San Domenico” di Imola, abbineranno le “bollicine rosse” a un piatto, svelato di mezzora in mezzora collegandosi via via con Cina, Emirati Arabi, Russia, Brasile, Stati Uniti e Germania da dove, all’“In Cantina” di Francoforte, avamposto tedesco dei sapori emiliano-romagnoli di eccellenza, sarà guidata in diretta la degustazione mondiale di Lambrusco.
“Abbiamo sostenuto Mondo Lambrusco per fare conoscere nel mondo la vera qualità del Lambrusco - spiega il presidente dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, Gian Alfonso Roda - e comunicarla in modo originale. Ed è destino che l’evento si svolga nell’anno del 150° dell’Unità d’Italia. Con Mondo Lambrusco faremo l’Unità del Mondo a Tavola”.
Se oggi è il Lambrusco è uno dei vini italiani più esportati nel mondo lo si deve soprattutto ai ristoranti italiani. Nessuna sorpresa quindi se alcuni tra i più capaci cuochi italiani nel mondo hanno deciso di scendere in prima linea per far conoscere questo messaggio di rinnovata qualità.
Prodotto nelle province di Modena, Reggio Emilia e Parma, è un vino frizzante, dal colore rubino più o meno intenso, di moderata alcolicità, con note floreali di viola o di piccoli frutti rossi come il ribes, la fragola o il lampone. Luciano Pavarotti, grande estimatore del Lambrusco lo descriveva affettuosamente “uno spumante selvaggio e ineducato” e molti sono i personaggi famosi che vi sono legati. Lo stesso Giuseppe Verdi, simbolo del Risorgimento, era figlio di un oste di Parma, che vendeva principalmente Lambrusco, per eccellenza il vino della convivialità.

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