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COSA HANNO IN COMUNE “TUSCAN SUN FESTIVAL” (AGOSTO) E “DIVINO TUSCANY” (GIUGNO)? GRANDI VINI, STAR, SUCKLING IN VESTE DI PATRON (CON L’ECLETTICO WISSMAN). IN TOSCANA ANCHE IL TUSCANY WINE. DI SCENA POI LA STORICA SETTIMANA DEI VINI (ENOTECA ITALIANA)

Italia
Tanti eventi nella Toscana del vino

Cosa hanno in comune l’ormai tradizionale appuntamento con il “Tuscan Sun Festival” n. 9 (Cortona, 1-7 agosto) e la “prima” del nuovo evento promozional-spettacolar-enologico “Divino Tuscany” (Firenze, 2-5 giugno)? La Toscana ed i suoi grandi vini, le star hollywoodiane (da Sharon Stone a Jeremy Irons e Sting), ma, soprattutto, James Suckling, ex responsabile della redazione europea della rivista Usa “Wine Spectator”, che, da una parte, indosserà ancora i panni di critico enologico, dall’altra, li lascerà per indossare le nuove vesti di promotore di eventi. Ma, non da solo: dietro le quinte, c’è Barrett Wissman, magnate dell’imprenditoria musicale statunitense, a capo della Img Artists (una delle più importanti agenzie di artisti classici del mondo), fondatore del “Tuscan Sun” ed organizzatore, insieme all’amico James Suckling, di “Divino Tuscany”.
Il “Tuscan Sun Festival”, fondato nel 2003 da Barrett Wissman, che tuttora lo dirige insieme a Nina Kotova, presenta ancora una volta un programma unico e prestigioso che comprende, per la sezione musicale al Teatro Signorelli, concerti e artisti di livello mondiale (come Martha Argerich, la più grande pianista vivente, il premio Oscar Luis Bacalov, il soprano australiano Danielle de Niese, stella della lirica mondiale), oltre ai consueti appuntamenti con altre discipline che fanno di Cortona una meta d’arte, spettacolo e convivialità ormai irrinunciabile. Tra gli eventi clou, dopo la consueta cena inaugurale alla Tenuta Il Borro della famiglia Ferragamo nella tenute de Il Borro, le star hollywoodiane Sharon Stone e Jeremy Irons si esibiranno nella performance teatrale “Nocturne: Seduction, Smoke and Music - The love story of Chopin and George Sand” seguita da un party ad hoc nella Tenuta di Manzano di Tenimenti D’Alessandro. Ma, soprattutto, torneranno Trudie Styler, moglie di Sting, in un mix di yoga, pilates e danza, e James Suckling che replicherà il suo “Masters of Wine”, che era stata la grande novità 2010 del Festival: la conferenza con degustazione esclusiva guidata - che aveva visto protagonista il Brunello di Montalcino Riserva 2004 - seguita da una cena stellata al relais gourmet “Il Falconiere” (info: www.tuscansunfestival.com).
E, da Cortona a Firenze, il passo è breve: nella culla del Rinascimento è iniziato il countdown verso “Divino Tuscany” (di cui WineNews ha dato, in anteprima, nei mesi scorsi, tante anticipazioni sulla filosofia e sul programma, ndr), la nuova “creatura” di James Suckling, insieme, per la progettazione e la realizzazione del format alla Img Artists, che, per il debutto del “primo ed unico temporary club del mondo del vino toscano di altissima gamma a Firenze”, punta su nomi del calibro di Sting, il cantante-produttore del Chiantishire, la moglie Trudy Styler (che, nella loro Villa Il Palagio, a pochi chilometri da Firenze, organizzano un tradizionale “pranzo della domenica” in campagna, il 5 giugno) e il violinista Joshua Bell (nel concerto di apertura al Teatro della Pergola, con cena all’Hotel Four Seasons, il 2 giugno). Ma, soprattutto, sui grandissimi vini “gioielli di famiglia” delle dinastie che hanno fatto la storia del vino toscano, 51 produttori toscani al top protagonisti di un’agenda di selezionati appuntamenti gourmet, che vanno dai “Grand Tasting” (al Four Seasons con i vini di punta nelle annate più vecchie così come nelle ultime, proposti personalmente dai winemakers e dai produttori, il 3 e 4 giugno), alle degustazioni guidate da Suckling (al Palazzo Capponi all’Annunziata, insieme ad un panel di esperti, il 3 e 4 giugno), dalla cena di gala dell’Enoteca Pinchiorri a Palazzo Corsini (3 giugno), alle cene nelle dimore private, normalmente non accessibili (di Antinori, Frescobaldi, Corsini, il 4 giugno): Barone Ricasoli, Marchesi Antinori, Castello Banfi, Marchesi di Frescobaldi, Mazzei, Petrolo, Il Borro, Principe Corsini.
Il tutto, sotto la regia di Suckling, che “ha ripercorso - si legge in una nota stampa ufficiale di “Divino Tuscany” - i suoi ultimi 20 anni di recensioni, sottoponendo le aziende migliori a criteri di selezione assai rigorosi, per un parterre di vini straordinari provenienti da terroir altrettanto unici presenti sia con annate storiche che più recenti, vere celebrities del vino”. Ma perché “Divino Tuscany”? Perché è “un’occasione per creare contatti e sinergie sviluppando rapporti, individuando strategie e nuovi scenari per l’eccellenza dell’enologia toscana nella wine community internazionale”. E perché in Toscana? Perché “è un luogo dove il legame tra vino e territorio è così forte che è impossibile replicarne in altri posti il fascino, un territorio plasmato proprio dalla maestria di produttori antichi, una culla dell’eccellenza”. E Firenze? “Il mondo deve venire a Firenze - dice Suckling - un posto unico al mondo, a celebrare l’eccellenza, nel vino ma non solo. Non c’è un altro posto al mondo come Firenze” (info: www.divinotuscany.com).

In evidenza - Ma le novità per la Toscana del vino non finiscono qui: Vinitaly e Veronafiere sbarcano in Toscana con il nuovo format “Tuscany Wine” (Arezzo, 8-10 ottobre)

Arriva una nuova ed importante occasione per dare ancora più visibilità ad un territorio secondo a nessuno con i suoi grandi vini per qualità di produzione, oltre che per dare ai produttori un’ulteriore opportunità per incontrare buyers dei mercati più importanti (dagli Usa ad Hong Kong) e giornalisti stranieri, operatori di settore italiani e il grande pubblico degli appassionati: ecco “Tuscany Wine”, il nuovo format fieristico, promosso ed ideato da Arezzo Fiere e Congressi, in collaborazione con Vinitaly di Veronafiere, evento di riferimento del mondo del vino internazionale che mette in campo la sua esperienza ed il suo know how con l’obiettivo principale di dare visibilità ad una delle terre del vino più rinomate e preziose d’Italia: la campagna toscana (info: www.tu-wi.it).
“Tuscany Wine” si presenta, dunque, come un appuntamento di grande rilevanza, nel quale i più qualificati produttori toscani di vino incontreranno appassionati, buyers internazionali e operatori italiani con un’azione mirata alle enoteche e ai ristoratori. Il tutto accompagnato da eventi, congressi, degustazioni e momenti conviviali di altissimo profilo. Ma, soprattutto, il nuovo format darà a tutti i suoi espositori la possibilità di incontrare top buyers provenienti da mercati esteri di grande affidabilità come quelli di Usa, Russia, Europa, Hong Kong. L’eccellenza del vino toscano troverà nella formula di “Tuscany Wine” l’opportunità migliore per valorizzarsi e collocarsi entro prospettive di primissimo livello nell’ambito dei grandi mercati internazionali.

Focus - I vini italiani di scena alla “Settimana dei Vini” by Enoteca Italiana dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia (Siena e non solo, 27 maggio - 21 giugno)

Una kermesse che sia punto d’incontro tra gli enoappasionati e il mondo del vino, un evento che sia occasione per le aziende di confrontarsi e per il pubblico di scoprire i grandi vini italiani più famosi ma anche etichette meno conosciute ma ugualmente di alta qualità. Ecco la “Settimana dei Vini”, di scena a Siena dal 27 maggio al 21 giugno, con anteprima alla Reggia di Venaria per le “Tavole Reali” (13-15 maggio) e una tappa oltreconfine, a Francoforte sul Meno in Germania (6-11 giugno), promossa da Enoteca Italiana, in collaborazione con Banca Monte dei Paschi di Siena, e che, per il suo n. 45, brinda ai 150 anni dell’Unità d’Italia, con oltre 1.600 vini (info: www.enoteca-italiana.it). E, per festeggiare il Belpaese, l’Enoteca Italiana lo fa prima con un’anteprima unica ed eccezionale: nella Reggia di Venaria, gioiello architettonico tra i più importanti al mondo, i grandi vini toscani saranno protagonisti di “Tavole Reali” (13-15 maggio), l’evento-palcoscenico delle eccellenze italiane nel mondo.
“La Settimana dei Vini” prenderà invece il via a Siena con la consegna del premio “Paolo Maccherini” a Carlo Marroni, giornalista de “Il Sole 24 Ore” (27 maggio), per il Festival del Documentario, curato dall’attore Luca Zingaretti, il famoso Commissario tv Montalbano. L’eccellenza enologica italiana sbarcherà poi a Francoforte in Germania (6-11 giugno), dove l’Enoteca Italiana anche avrà il ruolo guida di far conoscere i vini delle cantine del Belpaese al grande pubblico tedesco.
Ma l’originale format della “Settimana dei Vini” è fatto anche di un ricco cartellone di eventi che animeranno la Fortezza Medicea di Siena, luogo storico di Enoteca Italiana: dalle bollicine al biologico, protagoniste saranno oltre 1.600 etichette da tutte le regioni italiane, come nell’aperitivo all’insegna dei grandi vini del Trentino (7 giugno), la possibilità per tutti gli eno-appassionati di assaggiare i vini “bio” di Biodivino (14 giugno), il concorso promosso dalle Città del Bio e l’“Happy Wine” a suon di musica e tanti vini (21 giugno).
Spazio anche ad incontri e dibattiti: alla Certosa di Pontignano dal titolo “Il vino nella dieta mediterranea” (10-11 giugno) ed a Bettolle (27-29 maggio), con i vini italiani in abbinamento alla carne Chianina per “La Valle del Gigante Bianco”. Appuntamento imperdibile per gli operatori del settore: Enoteca Italiana diventa la scuola del vino con il corso “Il patrimonio dei prodotti Dop e Igp. Le nuove regole di mercato”.

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