02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

LA CORSA AL RIALZO DEI PREZZI DEI VINI DI BORDEAUX HA RIPORTATO L’OTTIMISMO OLTRALPE, MA IN CINA AUSSINO CELLARS, LEADER TRA I “WINE RETAILER” DEL PAESE, NON GRADISCE E MOLLA LA RIVE GAUCHE PER LA PIU’ CONVENIENTE RIVE DROITE

La corsa al rialzo per i prezzi del Bordeaux ha riportato certamente l’entusiasmato tra i cugini d’Oltralpe, ma c’è chi, molto più ad Est, non ha gradito. È il caso del “wine retailer” più importante di tutta la Cina, Aussino Cellars, il cui boss, Robert Shen, è uno dei 20 personaggi più potenti del mondo del vino (secondo la rivista Uk “Decanter”). Pomo della discordia, l’instabilità dei prezzi dei Grand Cru: secondo Aussino (200 punti vendita in 100 città del Paese) i prezzi raggiunti sono troppo alti a causa della definitiva esplosione del mercato del vino in Cina, e diventa così molto pericoloso continuare a promuovere certi vini. Inoltre, il mercato è reso ancora più complicato da un grande numero di importatori in lotta per gli stessi brand, situazione che non permette più ai Gran Cru di essere considerati partner stabili e affidabili. Ecco allora che, piuttosto che invischiarsi in aste al rialzo per i vini del Médoc, Aussino punta dritto alla “rive droite”, più precisamente su Pomerol e, in particolare, sui brand di J-P Moueix & Thienpont, perché è vero che la corsa al rialzo è insostenibile, ma il fascino che Bordeaux esercita sui consumatori cinesi è sempre più forte.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli