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INIZIA IL VALZER DELLE PREVISIONI VENDEMMIALI. MA NON SARÀ UN PO’ PRESTO? SI CIMENTANO NELLE PRIME STIME L’ISTITUTO DI SAN MICHELE ALL’ADIGE, FEDAGRI-CONFCOPERATIVE E COLDIRETTI. CHE, CON OTTIMISMO, SI SBILANCIA ANCHE SUL MERCATO

Difficile essere immuni dalle previsione vendemmiale, almeno per chi si occupa del mondo del vino. La vendemmia, in fondo, è uno dei momenti principali dell’attività di ogni cantina e contiene il fascino dell’anteprima sull’effettivo risultato qualitativo del millesimo, che, evidentemente, arriverà molto più tardi, nel bicchiere.

Anche quest’anno, dunque, è cominciata la “corsa” a chi fa la previsione più anticipata e, sebbene in qualche territorio dell’Italia enoica, sia già cominciata effettivamente la vendemmia (in Franciacorta le operazioni di raccolta sono iniziate proprio in questi giorni, ma, va detto, che si tratta di un territorio a produzione spumantistica prevalente, dove, pertanto, i vini destinati a diventare basi-spumante, hanno come primo obbiettivo quello di garantire freschezza e vibranza acida), pare che il quadro sia ancora al di là dal prendere una forma più definita. Anche se, molto probabilmente, si tratterà di una vendemmia con almeno sette giorni di anticipo rispetto a quella del 2010.

Dall’Istituto di San Michele all’Adige, fanno sapere, correttamente, soprattutto guardando a quanto accade in Trentino, che i tempi di maturazione dell’uva si sono prolungati “e l’inizio della raccolta si sta spostando dopo ferragosto”, prevedendo che “per le uve bianche si prospetta una ottima vendemmia, mentre per le uve rosse, anche se lo stato sanitario si presenta buono, risulta al momento prematuro fare previsioni qualitative in quanto saranno decisive le prossime settimane”. <
Secondo le stime di Fedagri-Confcooperative la vendemmia 2011 sarà “di buona ed ottima qualità in quasi tutto il territorio italiano”, con una raccolta prevista in anticipo sul 2010 dai 7 ai 10 giorni, e quantità in crescita in Lombardia (+20%), Toscana (+5%) e Sardegna (+10%), in calo nel Veneto (-10/15%), nel Lazio (-5/10%), nelle Marche (-5/8%), in Sicilia (-15%), in Puglia (-20%) e in Abruzzo (-25%), stabile in Trentino, Emilia Romagna, e Piemonte.

Anche Coldiretti sottolinea che “la vendemmia 2011, per effetto dell’andamento climatico, è anticipata in molte aree del Paese, ma si prevede buona sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, anche se molto dipenderà dalle prossime settimane”. Ma l’organizzazione sindacale giallo-verde si spinge anche oltre, abbandonando i vigneti e portandosi tra i grafici dei trend economici, che di questi tempi sono decisamente un terreno dove le previsioni sono alquanto difficili. Per Coldiretti “se il trend sarà confermato per la prima volta il fatturato complessivo realizzato dal vino italiano raggiungerà gli 8 miliardi di euro, dei quali ben 4 miliardi di euro realizzati all’estero”. Ce lo auguriamo con tutto il cuore.

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