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CRISI O NON CRISI, C’È OTTIMISMO NELLA CHAMPAGNE: IL COMITÉ INTERPROFESSIONNEL DU VIN DE CHAMPAGNE VEDE UN FUTURO ROSA PER LE BOLLICINE FRANCESI E FISSA AL RIALZO (125 QUINTALI AD ETTARO) IL LIMITE MASSIMO DI UVA PER LA VENDEMMIA 2011

C’è ottimismo tra i produttori di Champagne, nonostante il nuovo difficile momento dell’economia mondiale. Al punto che il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (Civc) ha portato a quota 12.500 kg di uva per ettaro, il livello più alto dal 2008, la resa massima per la vendemmia 2011, in previsione di una domanda più elevata per le bollicine francesi.
Nel 2010 il tetto massimo era di 10.500 kg per ettaro e, nel 2009, il limite era 9.700 kg. L’aumento della domanda per lo Champagne registrata negli ultimi 18 mesi, ha evidentemente influito su queste decisioni. Nel 2010, le vendite globali di Champagne sono aumentate del 9% a 319,5 milioni di bottiglie, anche se ancora al di sotto dei 321,8 milioni del 2006. E nei prossimi tre anni le vendite dovrebbero crescere di un altro 2% ogni anno. Le maison più importanti della Champagne hanno spinto, per quest’anno, verso limiti di produzione meno rigorosi, in conseguenza del rimbalzo positivo delle vendite.
La decisione di portare il limite massimo della produzione a 12.500 kg ad ettaro, appare, dunque, come un compromesso tra le grandi maison e i piccoli produttori, anche perché le favorevoli condizioni metereologiche dovrebbero garantire una vendemmia 20111 decisamente abbondate. Il Comité ha deciso anche che quasi un quarto della produzione dalla vendemmia 2011 dovrà essere collocato nelle riserve dai produttori. Nel frattempo, l’equivalente di 2.000 kg per ettaro potrà essere tolto dalle riserve attuali.
Ma, nonostante il dibattito sui limiti di produzione, senza dubbio il problema più grande per l’industria dello Champagne nel 2011 resterà quello dei prezzi. Anni di guadagni e di posizionamento dei prezzi faticosamente raggiunto nei mercati più importanti, sono stati erosi, per non dire quasi azzerati, con la crisi recessiva iniziata nel 2008. Nel 2010, le vendite di Champagne sono aumentate in valore dell’8%, a 4 miliardi di euro, una cifra che resta, tuttavia, al disotto dei 4,5 miliardi di euro del 2007, anno record per lo Champagne e ultimo prima della crisi finanziaria mondiale. Nelle cantine di Champagne ci sarebbero 1,18 miliardi di bottiglie, sufficienti a soddisfare la domanda per i prossimi 3 anni e mezzo. La misura ideale, per il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne, sarebbe di 3 anni.

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