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IL VINO ... PRIMA DEL VINO: NEL LABORATORIO CHE STUDIA L’EVOLUZIONE DELLE UVE E DEL VINO SASSICAIA, A SETTEMBRE, CORSO DI ANALISI SENSORIALE DELL’UVA, PER COMPRENDERE EVOLUZIONE DELLA VENDEMMIA E DIREZIONE QUALITATIVA DEL VINO CHE VERRÀ

Proprio nel laboratorio che analizza l’evoluzione delle uve e del vino che diventeranno il Sassicaia, il Centro di analisi Caim di Follonica, dove lavora l’enologa Graziana Grassini che, appunto, è consulente della Tenuta San Guido dopo che Giacomo Tachis è andato meritatamente in pensione, in arrivo un corso sull’analisi sensoriale delle uve, ovvero come capire dai frutti l’evoluzione della raccolta e la direzione qualitativa del vino. Una palestra decisamente adeguata allo scopo visto che da qui passano uve e campioni di vino del rosso italiano forse più celebre al mondo e che svelerà alcuni segreti per raggiungere obbiettivi qualitativi di eccellenza. A partire dall’assaggio delle uve, considerato ormai unanimemente, uno strumento fondamentale per determinare i tempi della raccolta e per avere un primo contatto sulla qualità dei vini che verranno. Ma non solo: l’analisi sensoriale delle uve, attuabile durante il processo di maturazione delle stesse permette anche di valorizzare vitigni con buone potenzialità enologiche, ma poco coltivati, contribuendo al mantenimento della biodiversità e alla valorizzazione di prodotti legati all’immagine di un territorio.
Il corso (info: Centro Analisi Caim srl, www.analisichimiche.it), di scena l’1 e l’8 settembre, sarà tenuto dal professor Giancarlo Scalabrelli, cattedra in viticoltura dell’Università di Pisa e sarà rivolto ad operatori interessati alla comprensione dei fenomeni fisiologici che intervengono durante la maturazione delle uve e che intendono apprendere una metodologia di lavoro vantaggiosa e nel contempo utile ad individuare nei diversi ambienti, le caratteristiche sensoriali delle uve dei vitigni, in relazione alle diverse caratteristiche dei cloni e delle condizioni climatiche e pedologiche e degli interventi colturali, in modo da attuare le opportune tecniche di cantina per ottenere prodotti di qualità riconoscibili e riconosciuti dal mercato.
Il progetto intende rispondere anche all’esigenza del perfezionamento delle conoscenze degli operatori del settore, affermando una tecnica di riferimento complementare alle analisi chimico-fisiche dell’uva (zuccheri, maturità fenolica, acidità ...).

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