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CINA & BACCO: ECCO IL DINGHONG FUND, IL PRIMO FONDO DI INVESTIMENTO PRIVATO SUL VINO AUTORIZZATO DA PECHINO. OBIETTIVO: RACCOGLIERE 156 MILIONI DI DOLLARI DA INVESTIRE IN BORDEAUX E BORGOGNA (VINTAGE ED EN-PRIMEUR) E GUADAGNARE ALMENO IL 15% ALL’ANNO

Italia
I cinesi investono in vino, creando un fondo privato autorizzato da Pechino

Mercato tra i più importanti per i vini di lusso di tutto il mondo, primo in assoluto per le aste enoiche, ora la Cina ha anche il suo primo fondo di investimento privato in grandi vini. Si chiama Dinghong Fund, fondato da Ling Zhijun, manager del Pacific Asset Management in Shanghai, e Zhang Yanzhi, della Jean-Pierre Moueix, produttore e distributore di Bordeaux. L’obiettivo è ambizioso: raccogliere 156 milioni di dollari da in vestire in Bordeaux e Borgogna, con la promessa di avere un ritorno di almeno del 15% all’anno. L’investimento minimo è di 150.000 dollari per minimo 5 anni, da investire sia in vecchie annata che en-primeur. Al di là di come andrà questa nuova avventura, tre sono gli spunti di riflessione da sottolineare: il primo, è che i capitali cinesi sono ormai strutturali nel circuito del vino di lusso. Il secondo, è che il vino di lusso rischia seriamente di finire “schiavo” della speculazione finanziaria (e il crollo delle vendite di Bordeaux in Usa ne è già una spia). Il terzo, è che il vino italiano, di certo non inferiore per qualità, nella fascia top deve ancora lavorare per raggiungere l’immagine dei grandi francesi, come dimostra anche il Liv-Ex, l’indice inglese delle quotazioni dei grandi vini del mondo, dove l’Italia pesa per lo 0,3% (dati di Giugno 2011), rappresentata dai soli Sassicaia e Ornellaia (a Gennaio 2011, ne facevano parte anche il Masseto, il Solaia e i vini di Gaja).

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