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L’“ARTE DEL BRUNELLO” ATTO SECONDO: LA SENSIBILITÀ ALPINA E LETTERARIA DI MAURO CORONA INCONTRA IL GUSTO, I COLORI E LA PASSIONE DEL VINO DI MONTALCINO. DOMANI DI SCENA A MONTALCINO (A POGGIO RUBINO) LA “PERFORMANCE ARTISTICA” DI MAURO CORONA

Italia
Lo scrittore alpinista Mauro Corona

Una bottiglia di Brunello di Montalcino per fondere il piacere di un grande vino a quello delle opere di artisti contemporanei. È l’“Arte del Brunello”, che dopo la bottiglia firmata da Franco Murer, artista bellunese autore delle formelle bronzee della centesima fontana dei Giardini del Vaticano, incontra l’estro creativo dello scultore e scrittore friulano Mauro Corona, che ha scalato le vette delle classifiche letterarie e che ha vinto quest’anno il Premio Bancarella, con “La fine del mondo storto”. La “performance”, che unisce arte, letteratura ed enologia, ideata dall’azienda agricola Poggio Rubino (www.poggiorubino.it), è di scena domani 2 settembre (ore 20), a La Sorgente, tra splendide vigne-giardino e ettari di boschi di lecci secolari, nel cuore del territorio del Brunello di Montalcino.
Il boscaiolo, scrittore, scultore e alpinista Mauro Corona dipingerà e modellerà a mano, con materiali ricercati e in foglia d’oro a 24 carati, una magnum di Brunello Poggio Rubino della vendemmia 2006: un’opera che andrà ad arricchire la galleria di soggetti e immagini, dipinti su bottiglie del “famoso rosso” di Montalcino, che la cantina Poggio Rubino ha creato con le etichette “Arte del Brunello” per amatori di vino e collezionisti di tutto il mondo alla ricerca di originalità e innovazione.
Nella patria del Brunello, sarà, dunque, interessante anche vedere come l’arte di un maestro schivo e solitario come Mauro Corona, molto influenzato dal clima e dall’essenza delle Alpi, si esprimerà su una bottiglia di Brunello. A Montalcino, a Poggio Rubino, non si incontreranno soltanto un artista e una magnum di vino rosso, ma due mondi, due territori molto diversi, le Alpi friulane e le colline senesi; due realtà lontane fisicamente, ma vicine nel comune senso del rispetto della storia, della cultura e della tradizione che le ha conservate nel tempo.
Le bottiglie di Brunello di Montalcino, su cui viene eseguita questa lavorazione, sono quelle da 1,5 litri, in confezione da tre con cassa di ciliegio americano, e le “imperiali”. Una galleria d’arte speciale e da collezionare, “Arte del Brunello” è un viaggio sensoriale tra l’eccellenza del vino e le immagini dipinte sulle bottiglie di artisti contemporanei.
I giovani viticoltori Alessandra Marzocchi e Edward Corsi, che hanno dato vita al progetto culturale “Arte del Brunello”, spiegano che “ogni nostra bottiglia, semplicemente unica e irripetibile, è come un’opera d’arte. L’artista contemporaneo attraverso i disegni sulle nostre bottiglie crea un oggetto glamour capace di comunicare storia, tradizione, territorio e gusto. Essere produttori di Brunello di Montalcino - continuano Marzocchi e Corsi - non è casuale. E riuscire ad essere i protagonisti di un panorama così ricercato significa testimoniare un modo di essere e di vivere. Fare i viticoltori, insieme, a Montalcino, è la nostra ragione di vita, come del resto vivere nel territorio e del territorio, un valore aggiunto alla qualità ed al loro stile di vita”.

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