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IL BORSINO DI CANTINE E VIGNETI DELL’ITALIA DEL VINO: LA PUGLIA È LEADER PER NUMERO DI IMPRESE, LA SICILIA PER ETTARI DI VIGNA, IL FRIULI VENEZIA GIULIA PER ETTARI MEDI PER AZIENDA. IL VINO ITALIANO VISTO DAL CENSIMENTO DELL’AGRICOLTURA ISTAT

Italia
I dati del censimento Ista sul vino italiano

L’Italia del vino, in 10 anni, ha perso il 52% delle aziende vitivinicole che, però, sono cresciute per dimensione media, passando da 0,9 a 1,6 ettari. Lo ha detto Fedagri-Confcooperative sul Censimento dell’Agricoltura Istat. Ma quale è il borsino delle singole regioni? La Puglia è leader per numero di cantine, 47.901 nel 2010, nonostante il -43% sul 2000. Il Lazio è la regione che, in percentuale, ne ha perse di più, il 70%; il Trentino quella che ne ha perse meno, il 17%. Alla Sicilia il primato della regione più vitata, con 110.699 ettari (-9% sul 2000), al Lazio la maglia nera degli estirpi, con -46% di ettari vitati in meno. Il Friuli Venezia Giulia, invece, è l’unica regione ad aver aumentato sensibilmente gli ettari a vigneto, con un +10% nel 2010 sul 2000, passando da 17.805 a 19.669. Ed è anche la regione con più ettari medi per azienda, 3 (+104% sul 2000), in un panorama generale che vede il dato crescere in tutta Italia (in Liguria e Valle d’Aosta la media più bassa, pari a 0,3 ettari per azienda). Tra le regioni “storiche” del vino italiano, il Piemonte ha perso il 49% delle cantine, scendendo a 20.669, e il 12% degli ettari (46.710), la Toscana il 54% delle aziende (24.987) ma solo il 3% dei vigneti (56.588).

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