IVA AL 21%, L’IMPATTO SUL VINO ITALIA: PER COLDIRETTI 33 MILIONI DI EURO, PER CONFAGRICOLTURA 70. PER LA CIA - CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI, AVRÀ EFFETTI DEVESTANTI. FOCUS: DALLE MACCHINE AGRICOLE GETTITO DA 85 MILIONI DI EURO

L’Iva che passa dal 20% al 21% secondo la nuova Finanziaria, per Coldiretti vale poco più di 33 milioni di euro per vino e spumanti, ma per Confagricoltura si arriva addirittura a 70 milioni. Il mondo agricolo e vinicolo, insomma, incomincia a farsi i conti in tasca in vista dell’approvazione della nuova manovra economica del governo, soprattutto sul discusso aumento dell’1% dell’Imposta sul Valore Aggiunto. Una misura che per la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori avrà “effetti devastanti anche per il settore agricolo non solo per la scontata flessione dei consumi, ma anche per l’aumento dei costi già adesso opprimenti per le imprese. Il rischio è un calo dell’1,5-2% della borsa della spesa che, negli ultimi anni, ha già subito diversi tagli”.

Focus - Verona Fiere: “dalle macchine agricole gettito da 85 milioni di euro”
Peserà anche sul settore delle macchine agricole l’aumento di un punto di Iva previsto dalla manovra. Il calcolo lo ha fatto Verona Fiere, che organizza Fieragricola, una delle più importanti vetrine per l’agricoltura e le macchine agricole d’Italia (prossimo appuntamento, dal 2 al 5 febbraio 2012).
“In un comparto, quello dell’agricoltura, che per lo più gode di agevolazioni sull’imposta di valore aggiunto, normalmente fissata al 4 o al 10%, l’iva per l’acquisto di trattori, mietitrebbie e attrezzature è invece fissata al 20%. Considerato che il valore del mercato delle macchine agricole (comprensivo di trattrici, trebbiatrici, implements, componentistica e giardinaggio) si aggira intorno agli 8,5 miliardi di euro, l’aumento dell’Iva di un punto percentuale comporterà una maggiore spesa per 85 milioni di euro. L’aumento dell’Iva al 21%, inoltre, potrebbe incidere sui prezzi finali delle macchine agricole. In termini di immatricolazioni, negli ultimi anni il trend è stato negativo, con cali anche superiori al 10% per i trattori e le mietitrebbie”.