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“ANGELO GAJA HA RAGIONE, IL PREZZO DELLE UVE LE REMUNERAZIONI PER I VITICOLTORI CRESCONO, E LE PROSPETTIVE SONO BUONE. MA NON È AUTOMATICO CHE QUESTO SI TRASFORMI IN VALORE RICONOSCIUTO AI PRODUTTORI DI VINO”. COSÌ IL MANAGER LORENZO BISCONTIN

Dopo l’intervento di Angelo Gaja, pubblicato da WineNews, abbiamo ricevuto un interessante commento di un altro protagonista del mondo del vino italiano, Lorenzo Biscontin, uno dei manager più capaci del settore, ora direttore generale della cantina veneta “Bosco Viticoltori Associati”. Intervento che condivide la visione positiva di Gaja, soprattutto sul rialzo auspicato dei prezzi delle uve riconosciuti ai viticoltori, ma con un distinguo: non è detto che questo si traduca in un aumento del valore riconosciuto dal trade ai produttori di vino.
Di seguito, le parole di Lorenzo Biscontin, manager e direttore generale della cantina veneta Bosco Viticoltori Associati:
“È verissimo quello che dice Angelo Gaja sulla novità dello scenario della vendemmia 2011 che finalmente torna a remunerare la viticultura, il cui ruolo di madre dell’enologia viene troppo spesso sottovalutato o dato per scontato. Non si può però guardare il mercato solo dal lato dell’offerta, dimenticando che dal lato della domanda oggi si manifesta una resistenza da parte del trade nel recepire gli aumenti in atto per i prezzi delle uve e quindi dei vini. Una resistenza in atto sia in Italia che all’estero e che, al di là degli ovvi e corretti ruoli che giocano i diversi attori del mercato, è legata in parte alla presenza di vino offerto ancora a quotazioni 2010 ma soprattutto alla preoccupazione degli intermediari commerciali sugli effetti che l’aumento dei prezzi potrà avere sul comportamento del consumatore. È vero, quindi, che le premesse indicate da Angelo Gaja sono positive, però il 2012 di gran parte dell’enologia italiana, griffe locali o mondiali a parte, si giocherà nelle prossime settimane, quando terminata la vendemmia tutto il vino sarà in cantina e la volontà, ancor più della capacità, dell’intero sistema di ottenere una valorizzazione adeguata del proprio lavoro farà la differenza. Ricordiamoci che a nostro favore c’è la preferenza che i consumatori di tutto il mondo sta continuando a mostrare per il vino italiano, anche su varietali da più parti, ingiustamente, considerati oramai internazionali come il pinot grigio”.
Lorenzo Biscontin

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