02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

MAXISEQUESTRO AD ALBA: 362.000 BOTTIGLIE DI VINO DI ORIGINE STATUNITENSE REQUISITE DA NUCLEO ANTIFRODI. ECCO LE MOTIVAZIONI CHE ARRIVANO DAL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ...

L’ennesimo sequestro, questa volta in provincia di Cuneo, di un grosso quantitativo di vino proveniente dagli Stati Uniti (362.000 bottiglie) ha smosso anche il Ministro Saverio Romano, che ha commentato così: “poiché le strategie italiane di consolidamento delle quote dei mercati internazionali fanno leva sulla qualità dei nostri prodotti e sulla loro identità, è di estrema importanza combattere con ogni mezzo le frodi e gli illeciti, garantendo affidabilità e sicurezza ai mercati nazionali ed esteri”. Tutto giusto, a partire dalla strategia di contrasto alle frodi ed agli illeciti in campo alimentare. Ciò che proprio non convince è la motivazione che ha portato al sequestro: “l’operazione nello specifico riguarda una grande partita - rinvenuta in uno stabilimento di Alba - di vino denominato “white zinfandel”, in realtà un vino rosato. L’indicazione induce in errore il consumatore oltre che sul colore, anche sulla provenienza del prodotto da un vitigno inesistente”. Così recita il comunicato del Ministero. Ma se questa fosse la reale motivazione sarebbe un grosso errore: lo Zinfandel è un vitigno ben noto al grande pubblico, sicuramente l’autoctono più noto in America, nonché clone del nostro Primitivo; per la possibile induzione in errore che subirebbe il consumatore, che dire: la vinificazione in bianco dello Zinfandel dà solitamente degli ottimi rosati, non è quindi un errore, tecnicamente, chiamarlo “white zinfandel”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli