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“2011, BIZZARRA VENDEMMIA, CON DISAGI INIZIALI MA CHE STA FINENDO ALLA GRANDE”: LO DICONO I VIGNAIOLI INDIPENDENTI ITALIANI (FIVI). UOMINI E DONNE CHE SI POTRANNO INCONTRARE NEL “MERCATO DEI VINI DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI” IN DICEMBRE A PIACENZA

Italia
Costantino Charrère, presidente della Fivi e generoso vignaiolo della Val d’Aosta

La vendemmia 2011 premia i vignaioli: i “vignaioli indipendenti italiani” sono alle prese con un’annata a dir poco bizzarra, una vendemmia iniziata anzitempo che ha creato qualche disagio estivo ma che sta finendo alla grande. Sono gli uomini e le donne che si potranno incontrare il 3/4 dicembre nella prima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Piacenza.
L’uva pianta profondamente le radici nel terreno e nel territorio, così come i vignaioli che quotidianamente lavorano per trasformare in vino il proprio terroir, perché in ogni bottiglia si possa ritrovare ciò che la natura ha pazientemente saputo mettere a nostra disposizione e che con abilità artigiana il viticoltore ha saputo accompagnare nella sua trasformazione completa.
Ogni vendemmia è un momento speciale: si raccolgono i frutti di un anno di lavoro e si prepara il lavoro per quelli successivi. Così Ampelio Bucci, vignaiolo marchigiano e consigliere Fivi (Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti, nata nel 2008), racconta quest’annata: “le giornate caldissime di settembre, con le temperature che al pomeriggio salivano e la mancanza di venti, ci hanno costretto ad accelerare la vendemmia iniziando alle 5,30 di mattina e non raccogliendo nel pomeriggio. Le vecchie vigne, il terroir con un sufficiente grado di umidità negli strati più profondi hanno mantenuto l’uva turgida e gli acini pieni per cui alla fine il risultato ci sembra buono dal punto di vista qualitativo”.
I viticoltori, a differenza della grande industria e della produzione meccanizzata, hanno a cuore tutti gli aspetti del processo di vinificazione: la conservazione e la cura dei terreni, il rispetto della maturazione e dei vitigni, la qualità che deve essere assicurata ai consumatori e agli appassionati. Uno degli obiettivi strategici della Fivi (Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti) è quello di creare un’alleanza proprio con i consumatori, considerati co-produttori, affinché nasca un dialogo che faccia emergere la qualità del lavoro, la ricchezza del nostro patrimonio e il rispetto della natura, anche in azienda. La difesa del paesaggio è insita nell’attività dei vignerons, che convivono e vivono della salute dei tralci e dei grappoli e di tutte le zone in cui crescono e si sviluppano. L’attività agricola legata alla vinificazione è in molte zone precollinari, collinari e montane un tessuto connettivo indispensabile. Si tratta in molti casi dell’unica risorsa economica a disposizione: la filiera che va dalla coltivazione alla produzione assicura risorse commerciali e la salvaguardia di paesi e borghi che rischiano e rischierebbero lo spopolamento.
La Federazione è anche membro del Cevi (European Confederation of Independent Winegrowers), che ha fatto della sostenibilità delle attività agricole una propria bandiera. Significa una ulteriore forma di difesa dei terreni e delle comunità per il presente e il futuro, alla luce di una visione del lavoro che esclude l’uso di elementi distruttivi e nocivi. Non è un caso la sempre maggior diffusione dell’agricoltura biologica in vigna, che esclude l’uso di pesticidi e diserbanti, e di pratiche non invasive in cantina.
Tutti questi aspetti sono chiarissimi per Costantino Charrère, presidente della Fivi e generoso vignaiolo della Val d’Aosta, che ancora sul lavoro di quest’anno dichiara: “siamo tutti super-impegnati nelle operazioni vendemmiali 2011. Le nostra menti e i nostri cuori, interagendo con le nostre vigne, iniziano a percepire che sarà una vendemmia povera, che ci darà vini polposi, solari, concentrati e pieni di frutto, come le uve che stiamo portandoci in cantina. Questo grazie ad una stagione produttiva a dir poco bizzarra, iniziata anzitempo e che ci ha dato qualche disagio estivo, ma che sta finendo alla grande. La natura, alla fine si fa sempre in quattro per soddisfare le nostre aspettative”.
Il “Mercato dei vini dei Vignaioli Indipendenti”, in programma a Piacenza il 3/4 dicembre, sarà un’occasione - la prima nel nostro Paese - per avvicinare chi produce a chi sorseggia, per mostrare da vicino, quasi toccando con mano, l’impegno di un piccolo esercito di agricoltori del gusto, rendendo trasparente e vivo un mestiere che ha come risultato un alimento che, come recita un Salmo, “allieta il cuore dell’uomo”. E non è poco.
Info: Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi), www.fivi.it

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