02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

L’IRRESISTIBILE ASCESA DEL ROSATO: NELLA FRANCIA DEI GRANDI ROSSI DI BORGOGNA E BORDEAUX IL CONSUMO DEL ROSE’ IGNORA LA CRISI E TOCCA IL 25% DEI VOLUMI VENDUTI, MENTRE QUELLO DEI ROSSI SCENDE DEL 20% E QUELLO DEI BIANCHI SALE DEL 5%

Più 100% ed oltre nel giro di due decenni. E’ con cifre come questa alla mano che il quotidiano francese “Les Echos” descrive il successo del vino rosato nella patria dei rossi blasonati di Borgogna e Bordeaux, il cui consumo sembra decisamente ignorare la crisi. Non solo il consumo dei rosé è più che raddoppiato dal 1990 ad oggi, arrivando a toccare il 25% dei volumi totali venduti, ma secondo i dati dell'ufficio agricolo francese FranceAgriMer nei primi dieci mesi della stagione 2010-2011 la vendita nei supermercati è cresciuta del 22% in volume e del 31% in valore. Quasi 9 consumatori su 10 bevono rosato, e a soffrire di questa competizione sono soprattutto i rossi, che negli ultimi 20 anni hanno perso quasi il 20% nelle vendite, passando dal 78% al 57,7%. E la tendenza sembra aver varcato i confini francesi per allargarsi a tutto il mondo.

Sia nei punti vendita della Ggo che nei ristoranti di Francia più del 25% delle bottiglie acquistate è oggi di rosato, e questo nonostante una crescita dei prezzi del 10% per i vini da tavola e del 13-14% sulle bottiglie che indicano varietà o indicazione geografica di provenienza - anche se la tipologia più di successo rimane quella del rosato “bag-in-box”. E’ la Provenza a fare da regione capofila della produzione d’Oltralpe, con 150 milioni di bottiglie ed il 47% dei volumi, dando il gradino più alto del podio dei paesi produttori alla Francia e con Italia e Spagna in lotta per il secondo e terzo posto. La stessa Provenza esporta l’11% della sua intera produzione, facendo affermare al comitato interprofessionale dei vini della regione che “il successo del rosato è più di una tendenza di fondo o una moda passeggera”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli