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“ITALIAN SOUNDING” SENZA FRONTIERE: IN BRASILE, UN “PROSECCO” DEL RIO GRANDE DO SUL PROMOSSO CON LA BANDIERA ITALIANA NELLA GDO. E A HONG KONG UN RISTORANTE ITALIANO VINCE IL PREMIO PER IL MIGLIOR VINO DELLE CASA. CHE PERÒ È AUSTRALIANO ...

Che l’agropirateria e l’“italian sounding” siano uno dei mali che più colpisce il vero made in Italy, ormai, non è più una notizia. Così come che il fatturato che sottrae alle imprese del wine & food tricolore si aggiri sui 60 miliardi di euro all’anno. A far notizia sono i nuovi casi che spuntano in giro per il mondo. Tra i vini, uno dei più colpiti del momento, anche per il suo grande successo, è il Prosecco. Dopo la “strada del prosecco” in Australia e il “Prosecco Garibaldi” in Brasile, dal Paese sudamericano un nostro lettore ci segnala un altro caso clamoroso: un Prosecco, prodotto dalla cantina Vinìcola Salton nella regione del Rio Grande do Sul, promosso con tanto di bandiera italiana dalla più grande catena di gdo del Paese Pao d’Azucar del Gruppo Francese Casino. Ma meno male che c’è la ristorazione italiana nel mondo ad aiutare i produttori del Belpaese a far conoscere i veri vini italiani al pubblico. Ma, ogni tanto, il patriottismo va a farsi benedire: il ristorante “italiano” The Drawing Room di Hong Kong, porta d’Oriente per il vino mondiale, è stato premiato per il miglior “vino della casa” nei Restaurant and Bar Hong Kong House Wine Awards. Peccato che sia un vino australiano, il Blackbilly’s McLaren Vale Grenache Shiraz Mourvedre 2009 ...

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