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SEQUESTRATE DALL’ICQRF OLTRE 72.000 BOTTIGLIE DI VINO SPUMANTE DI MOSCATO IRREGOLARE E 5.000 LITRI DI VINO KAID SYRAH IGT. IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ROMANO: “DOBBIAMO COMBATTERE LA CONCORRENZA SLEALE E DIFENDERE I CONSUMATORI”

Sequestrate dagli uomini dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari oltre 72.000 bottiglie di vino spumante di qualità Moscato e di circa 5.000 litri di vino Kaid Syrah Igt. “Considero il contrasto ai fenomeni di contraffazione, che generano situazioni di concorrenza sleale e danneggiano i consumatori, una delle priorità del mio incarico a salvaguardia dei prodotti agroalimentari italiani. Dobbiamo difendere chi rispetta le regole e tutelare i consumatori”, ha commentato il Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano.

Nel corso degli ordinari controlli per la verifica della regolare introduzione e utilizzazione di mosti “Moscato” provenienti da paesi dell’Unione e prodotti in Italia, destinati alla produzione di vini spumanti del tipo aromatico “Moscato”, i funzionari dell’Ufficio di Torino dell’Ispettorato hanno rinvenuto, in uno stabilimento in provincia di Cuneo, oltre 16.000 bottiglie di vino spumante el tipo aromatico Moscato rosé e più di 56.000 bottiglie di vino spumante del tipo aromatico Moscato ottenute con miscele di vino proveniente da diversi Stati membri. Infatti, il vino spumante sequestrato era stato prodotto, come dimostrano i documenti di cantina, utilizzando cuveè di mosti di uve parzialmente fermentati Moscadel, di provenienza spagnola, e mosti di uve parzialmente fermentati Moscato, prodotti in Italia, e poi designato come Moscato in violazione alle norme che vietano l’utilizzo della varietà delle uve se il prodotto è frutto di miscele di vino provenienti da diversi paesi.

E un’altra azione dei funzionari dell’Ufficio di Palermo dell’Ispettorato, ha portato al sequestro amministrativo di circa 6.300 bottiglie di vino Kaid Syrah IGT Sicilia 2008 per un quantitativo di circa 5.000 litri. Il sequestro è stato effettuato poiché le informazioni riportate sul dispositivo di etichettatura del vino non erano conformi alla normativa vigente in quanto non veritiere o non documentabili.

Focus - il sequestro di Tagliatelle all’Amarone “senza vino”

C’è chi produceva tagliatelle all’Amarone, ma di vino all’interno non ce n’era nemmeno un goccio e chi vendeva prodotti, in particolare aceto balsamico, con i marchi Dop e Igp nazionali falsi. In tutto i Carabinieri del nucleo antifrodi di Parma hanno sequestrato 107.079 chili di prodotti per un valore di quasi due milioni di euro. 29 le aziende controllate, undici le violazioni accertate. In provincia di Cuneo un laboratorio alimentare si vantava di produrre “tagliatelle e tagliolini al vino Amarone della Valpolicella”. La ditta, dall’inizio dell’anno, pur producendo pasta con tale referenza per un valore di 10.000 euro, non aveva però utilizzato nessun vino, tantomeno il prezioso Amarone. I Nac sono poi intervenuti oltre a Cuneo, anche nelle province di Verbania, Cremona, Treviso, Verona, Bologna e Parma dove sono state sequestrate complessivamente 62.254 confezioni di prodotti di gastronomia di vario genere (cipolle, pomodori olive sottaceto e paste alimentari) che evocavano in etichetta indebitamente prodotti Dop e Igp nazionali senza le previste autorizzazioni Ministeriali. Tra questi spiccano vari prodotti conservati, commercializzati impropriamente all’“aceto balsamico” e paste indicate irregolarmente come preparate con importanti vini a denominazione del Piemonte.

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