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“AL CULMINE DELLA VENDEMMIA, VANNO INTENSIFICATI I CONTROLLI CONTRO LE FRODI NEL SETTORE VINICOLO”: E’ IL MONITO DI GIUSEPPE MARTELLI, DIRETTORE ASSOENOLOGI CHE HA AVVIATO UN’INTENSA COLLABORAZIONE CON IL NUCLEO ANTIFRODI DEI CARABINIERI

“In questo periodo dell’anno, al culmine della vendemmia, vanno intensificati i controlli contro le frodi nel settore vinicolo”. Parola del direttore di Assoenologi, l’Associazione Enologi ed Enotecnici italiani, Giuseppe Martelli, che, dice, “i “furbetti” sono in agguato, lo dimostra il sequestro di 362.000 bottiglie di vino provenienti dagli Stati Uniti denominato “white zinfandel”, in realtà un vino rosato, messo in atto dal Nucleo Antifrodi dei Carabinieri del Ministero delle Politiche agricole, con il quale Assoenologi ha avviato una stretta collaborazione”. Per questo, infatti, Assoenologi “si impegnerà nel fornire ogni necessario supporto ai Carabinieri nelle attività di analisi e nelle iniziative di formazione, grazie alla particolare professionalità e alle conoscenze tecniche maturate dall’Associazione”.

“Sentivamo la necessità di portare avanti ancora più strenuamente, attraverso un’alleanza autorevole, la battaglia contro i produttori disonesti italiani e stranieri poiché - spiega Martelli - in questo delicato momento storico-economico non possiamo permetterci di inquinare il brand Italia sui mercati internazionali, né far circolare su suolo nazionale vini taroccati”.

Assoenologi ricorda che l’indicazione “white zinfandel” del vino sequestrato induce in errore il consumatore oltre che sul colore, anche sulla provenienza del prodotto da un vitigno inesistente. E che questo sequestro si aggiunge ad altri provvedimenti eseguiti nei giorni scorsi dall’Ufficio di Torino che ha bloccato 1.260 bottiglie di Barbera di Monferrato, oltre 1.000 bottiglie di Piemonte Grignolino di varie annate, circa 600 bottiglie di Piemonte Cortese 2010, 420 bottiglie di Monferrato Dolcetto 2010 e oltre 300 bottiglie di Langhe del Nebbiolo 2010, tutte ingannevolmente etichettate poiché qualificano il prodotto come ottenuto da uve selezionate e lavorate naturalmente, in palese violazione dei relativi disciplinari di produzione che non ammettono qualificazioni del tipo indicate.

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