02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

BACCO E IL “BUNGA BUNGA”, L’IMPERO ROMANO E IL VINO: ECCO LA STORIA DI “ROMA CAPUT VINI”, L’ULTIMO LIBRO DI GIOVANNI NEGRI, CHE RACCONTA DI COME ROMA SIA STATA FONDAMENTALE PER LA CULTURA DEL VINO NEL MONDO, CON QUALCHE CURIOSO “RETROSCENA”

Italia
Ecco il libro Roma Caput Vini

Cosa centra il vino con il “bunga bunga”? Semplice: se il nettare di Bacco è uno dei piaceri più antichi del mondo, nella Roma imperiale era partner costante del mestiere più antico del mondo. Al punto che “sesso, cibo e vino sono a Roma così profondamente intrecciati da rendere spesso difficile la distinzione tra una Taberna e un Lupanare”.
Esempi? Le “Fornices” (da cui fornicare) sono prostitute che attendono i clienti sotto gli archi (fornices) offrendo tazze di vino. O le “Fellatrices”, dedite ad una delle forme più diffuse di erotismo, che affollano i bagni pubblici ed offrono coppe di vino aromatizzato. O, ancora, le “Blitidae”, prostitute nelle taverne che prendono il nome dal vino a basso prezzo (blitum) venduto. Ecco una delle curiosità del libro “Roma Caput Vini” di Giovanni Negri per Mondadori, che “vuole ristabilire una verità storica - spiega l’autore - cioè che l’impero Romano ebbe per il vino la stessa importanza che gli Usa hanno avuto per la Coca-Cola”.
In entrambi i casi, infatti, le imprese militari portarono nel mondo quello che era un prodotto per il mercato interno: “la Coca-Cola divenne icona quando 64 linee di confezionamento seguirono l’esercito Usa nella Seconda Guerra Mondiale.
Il “vinum” diventò mito in tutta Europa quando ogni legionario romano lo portò in ogni dove, nelle campagne di conquista imperiali, e poi diffuse la coltivazione della vite in tempo di pace”. A testimone dell’importanza di Roma per il vino, anche la ricostruzione etimologica (di Elisabetta Petrini) dei nomi di vitigni e territori (da Romanae - Romanée Conti a Vitis Biturica Burdigala - Cabernet Sauvignon, Bordeaux; da Ellenium - Aglianico a Barbarica Silva - Barbaresco e Clante - Chianti).
Il volume sarà presentato in un “road show” in alcuni dei più importanti “luoghi” del vino italiano: si parte il 18 novembre a Feudi di San Gregorio (Avellino), poi Bellavista (Franciacorta), Rome Cavalieri con Ais-Bibenda, Messina con Planeta, Banfi (Montalcino) ed Enoteca del Roero (Cuneo).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli