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LO STATO DELL’ARTE DEL VINO ITALIANO A DENOMINAZIONE? A DISEGNARLO, IN MANIERA AGGIORNATA, ARRIVA IL “DEL CODICE DELLE DENOMINAZIONI D’ORIGINE DEI VINI” DI UNIONE ITALIANA VINI, CON I DISCIPLINARI DI TUTTE LE DOCG, DOC E IGT DEL BELPAESE

Lo stato dell’arte del vino italiano a denominazione? A disegnarlo in maniera aggiornata arriva l’edizione n. 9 del “del Codice delle denominazioni d’origine dei vini” dell’Unione Italiana Vini che, in 1.920 pagine, raccoglie tutte le disposizioni comunitarie e nazionali sulle denominazioni di origine dei vini e gli oltre 500 disciplinari di produzione di tutte le Docg, Doc e Igt del Belpaese.
Il mondo delle denominazioni di origine dei vini costituisce la punta di diamante del settore, ed è in continua crescita quantitativa come testimoniano i dati produttivi degli ultimi anni che hanno raggiunto i 15 milioni di ettolitri annui per le Dop (Docg e Doc) e sfiorano la stessa cifra anche per le Igp (Igt) con una percentuale complessiva di oltre il 60% dell’intera produzione italiana. Nel volume anche una sintesi aggiornata dei dati statistici (superficie vigneti, produzione di uva e di vino), oltre alla disciplina sui controlli previsti per i vini a denominazione.
A firmarlo sono Giuseppe Caldano e Antonio Rossi, è in vendita a 130 euro e può essere richiesto all’Unione Italiana Vini (abbonamenti@corrierevinicolo.com).

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