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Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL FRIULI VENEZIA GIULIA VALE IL 2% DEL VINO ITALIANO ESPORTATO, PER UN VALORE DI 65,5 MILIONI DI EURO. A TIRARE LA VOLATA, VALORE DEI TERRITORI E VITIGNI DI ANTICA COLTIVAZIONE. AL VIA UN PROGETTO DI PROMOZIONE ALL’ESTERO DI 3,4 MILIONI DI EURO ...

Il Friuli Venezia Giulia detiene il 2% dell’export italiano di vino, pari a 65,5 milioni di euro (l’export del vino italiano vale oggi 3.917,4 milioni di euro). Il dato, emerso a Udine, alla presentazione del primo Summit internazionale dell’enologia in bianco, con il convegno “Opportunità e Minacce per i Vini Bianchi di Eccellenza”, di scena il 12 novembre a Gorizia, promosso da Consorzio di Tutela Vini Collio e Carso e Regione (info: www.friulitopwhitewines.it), pone la regione fra i punti di riferimento della produzione bianchista del Belpaese. Ad altro dato ad emergere, il consumo di vini bianchi che, in Italia, ha superato quello dei rossi e rosati: 55% contro 45% secondo Assoenologi, che prevede un ulteriore balzo in avanti del 10% nel 2011. E, intanto, ha annunciato la presidente del Consorzio Patrizia Felluga, tra il 2012-2014 il Consorzio Tutela Collio e Carso darà vita a un progetto di promozione del prodotto all’estero con un investimento di 3,4 milioni di euro, grazie ai fondi dell’Ocm vino.
“Sebbene in percentuale assoluta il valore sia limitato - ha spiegato la presidente del Consorzio Collio-Carso Patrizia Felluga - in termini di immagine gioca un ruolo importante. Merito dei produttori, primi fra tutti quelli del Collio, che hanno saputo unire una dimensione famigliare delle aziende, in media estese su 4 ettari, alla vocazione internazionale”. Per quanto riguarda il nuovo progetto di promozione all’estero, Felluga ha detto che i “Paesi obiettivo saranno Stati Uniti, Paesi Bric e Asia e, già a fine ottobre, sarà realizzata un’iniziativa presso lo Showroom Vespa di San Francisco”.
Una crescita quella dei vini bianchi che si registra soprattutto negli Stati Uniti, uno dei mercati di punta per l’export del comparto vitivinicolo del Friuli, dove l’incremento dei consumi dei vini bianchi è del 19,8%. Con iniziative cui aderisce l’intero sistema, e attraverso la forte propensione alla internazionalizzazione delle imprese, il Collio è riuscito ad affermare nei mercati esteri le referenze più identificative di territorio (come Collio Bianco o Ribolla Gialla) e a registrare una percentuale d’export superiore della media regionale.
Il Consorzio, la cui produzione ammonta a 6 milioni di bottiglie con una percentuale dell’80% di vini bianchi e un valore al consumo pari a circa 200 milioni di euro, sta avviando in Europa un progetto di promozione in Germania e Austria. “Con iniziative cui aderisce l’intero sistema - ha concluso Felluga - il Collio è riuscito ad affermare nei mercati esteri le referenze più identificative di territorio, come Collio Bianco o Ribolla Gialla, e a registrare una percentuale d’export superiore della media regionale”.

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